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29 Maggio 2015 | Mostre

A Reggio Emilia c’è “Fotografia Europea”

Effetto Terra :la decima edizione riflette sul rapporto uomo-natura

A cura di Carlo Tovoli

Cari ascoltatori,
gli amanti della fotografia non possono mancare l’appuntamento perchè è davvero speciale questa edizione di Fotografia Europea, la manifestazione di Reggio Emilia da tempo riconosciuta ed apprezzata a livello internazionale.

Nell’anno di EXPO era quasi inevitabile una particolare attenzione alle tematiche dell’Esposizione Universale. E lo fa in modo originale attraverso un’articolata e coinvolgente riflessione sul rapporto tra uomo e natura. Fotografi e curatori sono stati invitati a esplorare ambiti d’indagine legati alla rappresentazione del pianeta, alla salvaguardia dell’ambiente, alle ricchezze del territorio, ai nuovi equilibri che si instaurano tra le ragioni della Terra e l’intervento umano, fino al dinamico rapporto tra uomo, natura e tecnologia. Il risultato è “Effetto Terra“, il filo conduttore che lega le mostre, le installazioni e tutti gli altri eventi che compongono il ricchissimo calendario del Festival.

I numeri sono impressionanti, da grande capitale europea: 21 mostre istituzionali, visitabili fino al 26 luglio, e l’esplosione del circuito OFF con centinaia di mostre in città e in provincia che fanno di interi quartieri e di decine di spazi privati e pubblici una enorme galleria d’arte, quasi da guinness dei primati.
Inevitabile che un calendario così ricco coinvolga quest’anno nuovi spazi cittadini (come il rinascimentale Palazzo da Mosto) e nuove collaborazioni (come quella con l’Arcispedale Santa Maria Nuova), in aggiunta alle location tradizionali della manifestazione (Chiostri di San Pietro, Chiostri di San Domenico, Palazzo dei Musei, Galleria Parmeggiani, Spazio Gerra, Sinagoga, Biblioteca Panizzi, Museo dei Cappuccini).

Anche quest’anno Fotografia Europea segue un approccio libero, interdisciplinare, coinvolgendo molteplici linguaggi tra loro diversi attorno al nucleo centrale delle grandi mostre fotografiche. I percorsi sono spesso anticonvenzionali e ricchi di sorprese, grazie alla fantasia, al talento e al genio di maestri italiani e internazionali: la dialettica tra uomo e natura viene esplorata attraverso punti di vista inediti, come quello delle lumache di campagna del catalano Joan Fontcuberta, oppure raccontando il restauro incompiuto di una Fiat 500 Topolino in Unfinished Father dell’olandese Erik Kessels, ma anche in un alternarsi di esplorazioni individuali (la splendida panoramica sulle luci artificiali di Olivo Barbieri con ben 199 fotografie) o nello sfaccettato caleidoscopio di imponenti esposizioni collettive (No Man Nature, a cura di Elio Grazioli e Walter Guadagnini). Ma su queste mostre torneremo nelle prossime settimane.

Ospite d’onore per il 2015 è l’agenzia NOOR, con sede ad Amsterdam, composta da 12 fotografi provenienti da nove paesi diversi. Le loro fotografie sono in mostra ai Chiostri di San Pietro ed hanno per filo conduttore il tema del cambiamento climatico.
E per chi vuole portarsi un po’ di Festival a casa c’è il catalogo (curato da Silvana Editoriale), con i contributi dei critici e dei protagonisti di questa decima, immensa, edizione del Festival.
Il programma completo è su www.fotografiaeuropea.it 

Un saluto da Reggio Emilia dal vostro Carlo Tovoli !

Brano corrente

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