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7 Dicembre 2010 | Archivio / Protagonisti

Gino Brandi

Il ragazzo prodigio che suonò davanti al Duce

A cura di Claudio Bacilieri

7 dicembre 2010

Cari ascoltatori, i brani di pianoforte che sentite – in questo momento, il preludio n. 22 di Bach – sono eseguiti da un pianista non più giovane, che ha già superato gli ottant’anni. Gino Brandi è uno dei nomi storici del pianismo italiano. Ha suonato nei maggiori teatri italiani ed europei, e di recente a Vergato e nel Circolo Lirico di Bologna, la città in cui vive e al cui Conservatorio ha insegnato pianoforte principale, a partire dal lontano 1965. A Bologna Gino Brandi ha tenuto concerti anche all’Accademia Filarmonica fondata nel 1666 (famosa perché vi suonò Mozart e Rossini ne fu direttore) e ha ricevuto, nell’ottobre scorso, il diploma accademico ad honorem. 

La sua carriera concertistica iniziò a soli nove anni con un concerto nella Sala Grande del Conservatorio di Milano,e nel suo album di ricordi c’è anche un’ emozionante esibizione a Villa Torlonia davanti a Benito Mussolini e alla sua famiglia. Era il 1942, l’enfant prodige Brandi aveva dodici anni e il duce gli regalò una foto autografata, con dedica “al piccolo e già esimio pianista”, dopo aver apprezzato l’esecuzione degli Improvvisi e dei Notturni di Chopin.
L’anno prima, nel 1941, il piccolo pianista aveva suonato in Vaticano davanti a Pio XII e altre illustri personalità.

Un altro evento che non si può non raccontare, è la visita che ricevette nella sua casa di Tolentino, nelle Marche, da parte di Ezra Pound. Il grande poeta americano bussò alla porta del pianista accompagnato da una signora avvolta in lunghi scialli. Era Luisa Baccara, l’ultima amante di Gabriele D’Annunzio.

La carriera concertistica di Brandi ha riscosso ovunque larghi consensi di pubblico e di critica. Musiche da camera e d’orchestra, trasmissioni radiofoniche e incisioni discografiche: questo omino gracile, garbato nei modi, non si è risparmiato nemmeno, come abbiamo visto, l’attività didattica, svolta prevalentemente a Bologna e dal 1995 a Tolentino, dove è docente nei corsi  internazionali di perfezionamento e interpretazione “Musica e Arte”  presso l’Istituto Musicale Vaccai.
Tra i suoi successi, riordiamo solo che nel 1963 risultò primo classificato dei quattro finalisti  al concorso internazionale “Clara Haskil” di Lucerna e l’anno successivo  ottenne un premio speciale quale migliore interprete di musiche spagnole al concorso internazionale Maria Canals di Barcellona. Nel 1978, a Firenze, nel Palazzo della Signoria, fu eseguito il suo Poemetto “Vallecanto” dedicato alle Marche.  Ma ora lasciamo parlare la musica. E’ un valzer brillante di Chopin eseguito nel 2009 dall’allora 79enne pianista al Cenobio di San Vittore a Bologna.

Brano corrente

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