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24 Maggio 2016 | Archivio / Protagonisti

Giuseppe Dozza: Il Sindaco

La storia dell’uomo che dopo la guerra fu la voce e il corpo di Bologna, nel docufilm di Danilo Caracciolo e Roberto Montanari

A cura di Vittorio Ferorelli, con la collaborazione di Danilo Caracciolo e Roberto Montanari

Cari amici e care amiche di RadioEmiliaRomagna, oggi il nostro protagonista ha l’imponenza fisica e l’autorevolezza politica di un uomo di altri tempi. Il nome di Giuseppe Dozza, a Bologna, evoca una stagione straordinaria, un ventennio di pacificazione e rinascita della città, garantito dalla personalità di un sindaco forgiato dalla durezza della guerra e ideologicamente connotato, che però, in nome del bene comune, seppe confrontarsi con le altre forze in gioco.

A raccontare la sua storia è l’attore Ivano Marescotti, protagonista del docufilm “Il Sindaco. Storia di un’utopia realizzata”, dedicato alla vicenda di Dozza dai registi Danilo Caracciolo e Roberto Montanari, che si sono avvalsi anche delle testimonianze dello storico Luca Alessandrini e della biografa Luisa Lama.
RadioEmiliaRomagna ne ha già segnalato l’uscita in prima nazionale, il 5 dicembre 2015, con le interviste ai registi e all’attore (http://www.radioemiliaromagna.it/programmi/cinema/sindaco.aspx). Ora che il film torna nelle sale ed è disponibile su DVD, vi proponiamo l’ascolto della parte iniziale, introdotto dalla breve scheda biografica che potete leggere su questa pagina.

Il Sindaco. Storia di un’utopia realizzata
scritto e diretto da: Danilo Caracciolo e Roberto Montanari
produzione e organizzazione generale: Luca De Donatis
fotografia: Andrea Dalpian
musiche e suono: Riccardo Nanni
montaggio: Danilo Caracciolo e Roberto Montanari
fonico: Fabio Pedretti
edizione e ricerche d’archivio: Greta De Giovanni
fotografa di scena: Raffaella Mantovani
comunicazione e promozione: Valeria La Pietra

prodotto da: “Video Magazine”
in collaborazione con: “Fourdoc”
con il contributo di: Emilia Romagna Film Commission
con il patrocinio di: Regione Emilia-Romagna; Comune di Bologna; Istituto storico “Parri” Emilia-Romagna

DVD prodotto grazie anche al contributo della “Cooperativa edificatrice Giuseppe Dozza”

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Giuseppe Dozza è nato a Bologna il 29 novembre 1901, in via Orfeo. Figlio di fornai, a 13 anni è fattorino in una agenzia di trasporti. Iscritto al Partito socialista italiano, nel 1920 è segretario dei giovani socialisti. Dopo il congresso di Livorno del 1921 aderisce al Partito comunista d’Italia: nel 1923 è segretario nazionale della Federazione giovanile comunista e, nel 1928, membro del Comitato centrale.
Dal 1927 è esule prima in Francia, a Tolosa e Lione, dove è animatore dei gruppi comunisti italiani e redattore del quotidiano “La voce degli italiani”, e poi in Unione Sovietica, a Mosca, dove conosce Palmiro Togliatti. Alla caduta del fascismo rientra a Bologna e, con il nome di Ducati, partecipa alla Resistenza diventando uno dei componenti del CLN, il Comitato di liberazione nazionale. Con Barontini e Alberganti è membro del triumvirato insurrezionale del PCI per l’Emilia-Romagna.

Alla liberazione di Bologna, il 21 aprile 1945, viene nominato sindaco per decreto del CLN. Nel 1946 Dozza e il Partito comunista italiano ottengono un successo molto ampio nelle elezioni amministrative. Nel 1947 è deputato all’Assemblea costituente. Ha vinto tutte le elezioni amministrative, nelle quali si è candidato sindaco: 1951, 1956, 1960 e 1964. Alle elezioni del maggio 1956 ha come avversario Giuseppe Dossetti, capolista indipendente della Democrazia cristiana, che rimarrà poi in Consiglio comunale fino al 1958.
È protagonista della ricostruzione di Bologna occupandosi di approvvigionamento del pane, alloggi, lotta al mercato nero, sistema impositivo. Progetta e realizza la rete dei servizi pubblici (asili, rifornimento di acqua, farmacie comunali, trasporti), dando avvio a importanti infrastrutture come la tangenziale, il quartiere fieristico, l’aeroporto civile, con collaboratori come Giuseppe Campus Venuti, Renato Zangheri, Eustachio Loperfido, Armando Sarti, Guido Fanti, Umbro Lorenzini, Pier Luigi Cervellati.

Già nel primo bilancio del Comune, così come nei bilanci degli anni successivi, è inserito un capitolo dedicato alla ricostruzione e alla edificazione di nuove sedi e strutture funzionali per l’Università bolognese.
Per rimediare alla mancanza di spazi per lo sport a Bologna (le partite di basket si giocavano in Sala Borsa) e per adeguare gli impianti sportivi alle norme del CONI, fa approvare un piano per la costruzione del Palazzo dello Sport, inaugurato il 9 agosto 1956 e intitolato alla sua memoria nel 1996.
Dopo un complesso iter politico, nel 1964 hanno attuazione i Consigli di quartiere, strutture di governo decentrato, il cui perfezionamento amministrativo e politico continuerà nel decennio successivo.
Lascia la carica nel 1966 per motivi di salute. Nelle elezioni del 1970 viene eletto consigliere.

Aveva instaurato con il cardinale Giacomo Lercaro un rapporto istituzionale e personale, rafforzatosi dopo il Concilio Vaticano II. Il cardinale andrà a trovare il sindaco durante la malattia degli ultimi anni. Giuseppe Dozza è morto a Bologna il 29 dicembre 1974, all’età di 73 anni. I bolognesi lo chiamavano, affettuosamente, l’“umòn”.

[notizie tratte dal sito web della Biblioteca comunale Salaborsa di Bologna: www.bibliotecasalaborsa.it/documenti/10510; per approfondire: www.comune.bologna.it/storiaamministrativa/people/detail/36320]

 

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