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25 Gennaio 2017 | Archivio / Magazzini free music

Magazzini FreeMusic

La selezione musicale da Magazzini Sonori

A cura di Magazzini Sonori

Cari ascoltatori di RadioEmiliaRomagna, bentornati all’ascolto di Magazzini FreeMusic, la selezione musicale dall’archivio di Magazzini Sonori.

Si avvicina come ogni anno la giornata dedicata alla memoria della Shoah, e all’importanza di ricordare una macchia ancora fresca nella coscienza europea è dedicata la playlist di oggi.

Prendiamo le mosse da Bologna e per la precisione dal Teatro Auditorium Manzoni, che nell’aprile 2014 ha accolto un ospite d’eccezione, David Krakauer. Il clarinettista klezmer newyorchese si è infatti esibito al fianco dell’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, diretta dal M° Steven Sloane. In programma c’era anche The Dreams and Prayers of Isaac the Blind, brano che l’autore Osvaldo Golijov ha composto per quartetto d’archi e clarinetto, e che è stato inciso per la prima volta nel 1997 dallo stesso Krakauer con i maestri del Kronos Quartet. Qui il brano è riarrangiato per clarinetto e orchestra: ascoltiamo il terzo movimento.

The Dreams and Prayers of Isaac the Blind: III. Calmo, sospeso – Allegro pesante (O. Golijov) – David Krakauer – clarinetto, Steven Sloane – direzione, Orchestra del Teatro Comunale di Bologna

Con le sonorità klezmer di David Krakauer abbiamo aperto una selezioni di brani tutti dedicati alla memoria e al dialogo, in occasione delle celebrazioni del 27 gennaio. Proseguiamo con la musica di György Ligeti, la cui biografia si lega a doppio filo con la dolorosa storia dell’Olocausto: gran parte della sua famiglia viene infatti deportata nel campo di concentramento di Auschwitz; sua madre sarà l’unica a sopravvivere. E un profondo dolore traspare nella sua musica, che pure – come ogni forma artistica – si fa strumento per superare il trauma. Fra i suoi componimenti ascoltiamo il primo movimento “Dialogo” dalla Sonata per violoncello solo nell’esecuzione di Miriam Prandi.

Sonata per violoncello solo: I. Dialogo (G. Ligeti) – Miriam Prandi

Abbiamo appena ascoltato il violoncello di Miriam Prandi, giovane e già affermata interprete, protagonista nel marzo scorso di un recital all’Oratorio San Filippo Neri di Bologna, nell’ambito della rassegna Talenti di Bologna Festival. Grazie a lei abbiamo costeggiato per un attimo l’universo musicale di Ligeti, talvolta difficilmente accessibile, talvolta – come in questo caso – di struggente bellezza. E proseguiamo nella nostra esplorazione della memoria, tornando a Modena al Teatro Comunale intitolato a Luciano Pavarotti. Qui, nel gennaio di qualche anno fa, l’ensemble I Virtuosi Italiani ha tenuto un concerto dal titolo “Musica per non dimenticare”, con una selezione di brani della tradizione ebraica e non solo, magistralmente interpretati da solisti di spicco come Alberto Martini, che qui è primo violino concertatore, il tenore estone Mati Turi e il grande Pavel Vernikov. Proprio per lui e per il suo violino, il compositore Leonid Hoffmann compone il brano che stiamo per ascoltare. A voi un breve estratto da Divertimento ebraico.

Divertimento ebraico (L. Hoffmann) – Pavel Vernikov – violino, I Virtuosi Italiani

Sul tocco peculiare di Pavel Vernikov in questo Divertimento ebraico, cambiamo momentaneamente genere. In tema di memoria, visitiamo per un attimo altri luoghi, teatro di un’altra tragedia della storia recente, per lungo tempo dimenticata. Con la direttrice d’orchestra e organizzatrice culturale Ivitsa Martirosyan andiamo in Armenia, sua terra d’origine per ascoltare la musica di Vartapet Komitas, interpretata da Aram Ipekdjian al duduk, strumento tradizionale e Massimo Nalbandian alla chitarra classica. Il brano che ascolteremo è parte di una registrazione effettuata dal vivo nel corso della serata che si è svolta a Bologna presso la Basilica dei Santi Bartolomeo e Gaetano il 24 agosto 2015, in occasione del centenario del genocidio del popolo armeno. A voi Sirt im Sazani.

Sirt im Sazani (V. Komitas) – Aram Ipekdjian – duduk, Massimo Nalbandian – chitarra classica

Con la voce del duduk, strumento tradizionale armeno, in un brano di Vartapet Komitas, ci avviciniamo alla conclusione della playlist di oggi, dedicata alla memoria. L’ultimo brano in programma arriva dalla tradizione popolare polacca, che incontra l’improvvisazione jazz e blues, reminiscenze di Chopin, e l’immediatezza espressiva della musica rock nell’esecuzione dello Janusz Prusinowski Trio. Con la loro Skarga vi salutiamo e vi diamo appuntamento alla prossima puntata di Magazzini FreeMusic.

Skarga – Janusz Prusinowski Trio

Brano corrente

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