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26 Aprile 2017 | Archivio / Magazzini free music

Magazzini FreeMusic

La selezione musicale da Magazzini Sonori

A cura di Magazzini Sonori

Cari ascoltatori di RadioEmiliaRomagna, bentornati all’ascolto di Magazzini FreeMusic, la selezione musicale dall’archivio di Magazzini Sonori.

Anche se il 25 aprile è appena trascorso, vogliamo dedicare la playlist di oggi ai canti di Resistenza, alla musica che si fa strumento di azione politica e ponte fra civiltà, come sempre aiutati dai nostri artisti emiliano-romagnoli.

Prendiamo le mosse dalla Romagna, per la precisione da Cesena, dove incontriamo il cantautore e polistrumentista Enrico Farnedi. Vecchia conoscenza della nostra trasmissione, Enrico è attualmente impegnato in un progetto dal titolo “Farnedi canta Lucio Dalla”, ma continua anche il suo impegno nella produzione di brani che raccontano la storia della nostra Regione e del nostro Paese. Il 25 aprile appena trascorso ha infatti presentato una nuova canzone scritta apposta per ricordare il passaggio del fronte sul fiume Senio a Cotignola. Oggi però vogliamo tornare ad ascoltare il brano con cui Enrico Farnedi ha trionfato alla quarta edizione del nostro contest “La Musica Libera. Libera la Musica”, un dolcissimo canto fra resistenza e memoria. A voi Vendemmia.

Vendemmia – Enrico Farnedi

Dopo Enrico Farnedi e la sua Vendemmia, cambiamo completamente genere per inoltrarci nei territori della musica colta contemporanea. Luigi Nono è infatti il protagonista del prossimo ascolto: formatosi negli anni Quaranta del Novecento, Nono cercò sempre di coniugare musica e politica portando da un lato la musica nelle fabbriche e dall’altro utilizzando spesso testi politici nei suoi lavori. Ricordiamo in particolare Il canto sospeso (1956), basato sulle lettere di vittime della repressione durante la seconda guerra mondiale; o La fabbrica illuminata (1964), per soprano, coro e nastro magnetico, un brano di denuncia sociale delle pessime condizioni degli operai. Nel 2015 il Bologna Festival ha dedicato a Luigi Nono il ciclo di incontri “Resistenza Illuminata”, da cui vi facciamo ascoltare questa Fragmente – Stille, An Diotima.

Fragmente – Stille, An Diotima (L. Nono) – Quartetto Nôus

Dai territori rarefatti, dalla “drammaturgia del silenzio” evocata nel brano di Luigi Nono, di cui abbiamo appena ascoltato un frammento nell’esecuzione dell’ottimo Quartetto Nôus, ci spostiamo verso le rive assolate del Mediterraneo per incontrare Guido Sodo, il musicista palestinese Faisal Taher e i Cantodiscanto. L’ensemble da lungo tempo adottato da Bologna non rinuncia ai suoni e ai colori del Sud, anche in questo brano in cui lingua napoletana e lingua araba si alternano e si intrecciano diventando una cosa sola. A voi A chi vo’ sta guerra.

A chi vo’ sta guerra – Cantodiscanto

Dopo i Cantodiscanto e questa A chi vo sta guerra, torniamo a battere i territori della contemporaneità, e lo facciamo al Conservatorio “G.B. Martini” di Bologna. Nel concerto “Il respiro si fa suono”, tenutosi alla Rocca di Vignola nel novembre 2011, le composizioni sperimentali di alcuni allievi, le loro esplorazioni della voce e del respiro, sono protagoniste di un omaggio alla lotta partigiana sull’Appennino bolognese. Ascoltiamo in particolare un brano del giovane compositore Fabio Luppi, interpretato da Ekaterina Polonskaya al flauto e da Riccardo Castagnola al live electronics. A voi RESIstenza.

RESIstenza (F. Luppi, R. Castagnola) – Ekaterina Polonskaya – flauto, Riccardo Castagnola – live electronics

Con Fabio Luppi e gli altri allievi del Conservatorio “G.B. Martini” di Bologna ci avviciniamo alla conclusione della playlist di questa settimana. In un ideale viaggio verso il Bosforo, ci lasciamo sulle note del Fahir Atakoğlu Trio, ospite dell’edizione 2011 del Bologna Jazz Festival. Con Black Sea, dalla raccolta “Istanbul in Blue” vi salutiamo e vi diamo appuntamento alla prossima puntata di Magazzini FreeMusic.

Black Sea – Fahir Atakoğlu Trio

Brano corrente

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