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22 Febbraio 2012 | Mostre

Marcel Broodthaers. L’espace de l’écriture

Per la prima volta in Italia una retrospettiva dedicata al grande artista belga

A cura di Piera Raimondi

22 febbraio 2012

Fino al 6 maggio 2012 al MAMbo di Bologna Marcel Broodthaers. L’espace de l’écriture, la prima retrospettiva completa in Italia dedicata all’artista belga, racconta il complesso, colto e divertito percorso di una straordinaria carriera artistica durata soli 12 anni, dal 1964 al 1976.

Marcel Broodthaers è figura fondante nell’arte del Novecento, ancora oggi imprescindibile per comprendere lo sviluppo delle ricerche artistiche e teoriche degli ultimi decenni. La sua critica ironica e costruttiva del sistema dell’arte  e del ruolo politico dell’artista nella società ha posto questioni centrali nel dibattito critico internazionale. Dal 1976, anno della sua morte, importanti istituzioni museali come la Tate Gallery di Londra, il Walker Art Center di Minneapolis, il Museo Nacional  di Madrid e il Jeu de Paume di Parigi, e recentemente il Moma di New York hanno dedicato esposizioni e spazi alla sua opera.

Ora, Bologna offre per la prima volta al pubblico italiano un’ampia selezione di lavori – oggetti, stampe fotografiche, incisioni, diapositive, edizioni, libri, film – provenienti da prestigiose istituzioni internazionali, opere che documentano i temi principali della poetica dell’artista: il rapporto tra arte e linguaggio, lo status dell’opera d’arte, la critica del museo come dispositivo e idea.

La mostra bolognese si apre con Un giardino d’inverno, installazione realizzata dall’artista nel 1974 a Bruxelles, palme, sedie da giardino, stampe inglesi dell’800 raffiguranti animali, un video,  ci introducono da subito alla poetica dell’artista, per cui l’enunciazione dei quesiti sulla natura, l’arte, i dispositivi museali si attua con l’utilizzo simultaneo di diverse forme espressive che, come parti di un personale alfabeto, Broodthaers utilizza e poi scompone e ripropone in lavori successivi.

Tutta la sua opera può essere vista come un atlante di parole, un alfabeto visivo unico in cui le combinazioni di testi e immagini dissolvono il significato convenzionale dei linguaggi per interrogarsi sulle condizioni di accadimento delle opere d’arte.

La mostra del Mambo, a cura di Gloria Moure, ha come esplicito oggetto d’indagine il modo in cui la relazione tra immagine, oggetto e parola si costituisca come tema centrale e costante della ricerca di Marcel Broodthaers. Le sue idee su come l’opera d’arte si identifichi con la riflessione su se stessa e su come il sistema dell’arte agisca come contesto di creazione e legittimazione, influenzando la percezione del pubblico,  possono essere più chiaramente comprese facendo riferimento alla ventennale attività di poeta di Broodthaers e alla successiva decisione di intraprendere la carriera di artista nel 1964, a quarant’anni.

Dalle implicazioni di questa decisione ha inizio la nostra intervista al direttore del Mambo, Gianfranco Maraniello che ci conduce nell’universo di Marcel Broodthaers.

Intervista a Gianfranco Maraniello

MAMbo
Via Don Giovanni Minzoni, 14 40121 Bologna
www.mambo-bologna.org
Orari
martedì, mercoledì e venerdì h 12.00 – 18.00
giovedì, sabato, domenica e festivi h 12.00 – 20.00
chiuso il lunedì

Visite guidate alla mostra, domenica ore 16
tel. 051/6496611

Brano corrente

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