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4 Ottobre 2016 | Archivio / Protagonisti

Matteo Bianchi: Ferrara-Wiesbaden e ritorno

Il poeta ferrarese è stato scelto per il gemellaggio letterario tra l’Emilia-Romagna e l’Assia

A cura di Vittorio Ferorelli

Cari amici e care amiche di RadioEmiliaRomagna, il protagonista di oggi è un poeta non ancora trentenne che per un mese, durante questa estate, è stato ospite della “Casa della letteratura” di Wiesbaden, portando uno spicchio di cultura emiliana nel cuore della Germania. E forse anche il “profumo di mele” delle campagne ferraresi, di cui scrive in una sua poesia.

Il nome di Matteo Bianchi non è nuovo ai frequentatori di RadioEmiliaRomagna, che hanno potuto apprezzare i versi della sua ultima raccolta, “La metà del letto”, e l’antologia che ha dedicato ai poeti e alle poetesse di Ferrara. Bianchi, infatti, non è solo un autore ma anche un organizzatore culturale e un giornalista, seguendo a modo suo il solco tracciato, nella città estense, da Stefano Tassinari. Durante il mese di giugno di questo 2016 il poeta è stato ospitato dalla Literaturhaus Villa Clementine, la “Casa della letteratura” di Wiesbaden, capoluogo dell’Assia.
Il land tedesco è gemellato da 26 anni con l’Emilia-Romagna: una collaborazione che si è concretizzata nell’ufficio comune a Bruxelles, nella Fondazione Scuola di Pace di Montesole, nel concorso “Jugendpreis” e nel programma “Writing Residence”, che dal 2010 permette uno scambio tra scrittori dell’una e dell’altra regione.

Abbiamo intervistato Matteo Bianchi al suo ritorno, per farci raccontare come è andata questa esperienza e cosa ha riportato a casa.

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