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15 Settembre 2016 | Cinema

Ventuno per undici

Fare cinema dopo l’11 settembre

A cura di Anna Sbarrai

L’11 settembre 2001 ha cambiato non solo gli scenari socio politici di tutto il mondo, ma anche la consapevolezza collettiva con una ferita profonda, in cui si sono insinuate le radici del terrore e della paura. Nel 2008 è stato pubblicato il libro Ventuno per undici – Fare cinema dopo l’11 settembre, in cui ventuno critici cinematografici hanno scelto un film realizzato dopo l’attacco al World Trade Center di New York, analizzandolo nelle sue componenti politiche e sociali, umane e psicologiche.

La domanda collettiva è stata: che cosa è cambiato?

Nei giorni del quindicesimo anniversario dell’attentato terroristico, alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia ho incontrato i due curatori del volume: Leonardo Gandini, docente di Storia del cinema all’Università di Modena e Reggio Emilia e al Dams di Bologna, nonchè critico su “CineforumWeb” e della nostra trasmissione “Nuove Visioni”, e Andrea Bellavita, collaboratore della rivista “Segnocinema”, e professore alla Cattolica di Milano e all’Università di Trento, dove si occupa di cinema e semiotica dei media.

Con loro un’interessante conversazione su come il cinema, in questi anni, abbia raccontato un mondo che continua a pensare all’11 settembre e come fantasia e realtà si siano fuse trasformando generi e stili narrativi.

Intervista a Leonardo Gandini e Andrea Bellavita

Il libro, di cui vi consiglio la lettura, è edito da Le Mani e potete trovarlo online o in libreria.

A presto da Anna Sbarrai.

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