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21 Agosto 2006 | Andare per...

N°21-ANDAR PER MUSEI

Valeria Cicala, dell’Istituto per i beni culturali della Regione Emilia-Romagna, presenta uno dei racconti del concorso “6000 caratteri per un museo”: “L’oncia Pusinca” DI Anna Corazzari.

L’oncia Pusinca
Anna Corazzari


Ciao! Sono una moneta romana e vi voglio raccontare la mia storia, da quando sono stata coniata a quando mi sono ritrovata nel Museo di Stellata. Sono stata coniata da un grande fabbro e poi sono stata venduta a un signore molto ricco, un patrizio, e sapete come faccio a saperlo? Perché quando mi ha messo nel suo forziere vi erano tante monete, uguali e non uguali a me. Sono stata presa, durante una guerra, da un militare che, a sua volta, mi ha speso per comprarsi del cibo. Con questo militare sono rimasta alcune settimane, ma poi mi ha speso per procurarsi cibo da vendere.


Sono stata anche dal lattaio, non lo sapevate? Costui mi ha data come paghetta a suo figlio che si chiamava Creto e abitava in una bella casa. Sono rimasta da lui alcuni mesi e mi è piaciuto, perché mi teneva come portafortuna. Un bel giorno mi ha scambiato per un paio di fichi ricoperti di miele. Il venditore mi ha ceduto subito a una ragazzina che, a dire la verità, era molto bella. Aveva capelli lunghi e biondi, occhi scuri e abitava in una domus lussuosissima. Mi teneva con cura in un cofanetto argentato che le aveva regalato la nonna paterna. Mi ha tenuto con sé per molti mesi, fino a quando non mi ha regalato a una anziana plebea che chiedeva la carità. L’anziana mi ha ceduto, insieme ad altre monete, per acquistare del pesce.


Il pescivendolo mi ha scambiata per curare il figlio. Purtroppo è scoppiata una grande guerra e alcuni militari mi hanno rubata, ma nel sacchetto in cui mi trovavo c’era un piccolo buco e io sono riuscita a scappare e a mettermi in salvo. Sono scivolata in mare dove mi ha ingoiato un pesce, che subito dopo è stato pescato da alcuni uomini strani. Quando hanno ripulito il pesce, mi hanno ritrovata e subito si sono messi a fare urla di gioia. Mi hanno scambiata per del cibo. Il venditore mi ha messo in un sacchetto e insieme alle altre monete mi ha sotterrato nella stanza da pranzo della sua casa. Dopo un mese ci ha tirate fuori e ci ha speso per pagare una tassa.


Una signora, Telesilla, che fabbricava pesi da telaio, ha ricevuto me e altre monete come paga per il lavoro svolto e, dopo alcuni giorni, ci ha speso per comprarsi un nuovo abito. Il venditore ci ha scambiate per del materiale da lavoro, in seguito siamo state cedute per della legna da ardere. Il falegname ci ha spese per comprare un giocattolo per il figlio. A un certo punto ho visto tutto buio e da quel momento non ricordo più niente, forse perché mi hanno nascosta o forse perché mi sono scordata… In ogni caso, dopo alcuni secoli, mi hanno ritrovata in una piccola buca. Gli archeologi, dopo avermi rinvenuta, mi hanno ripulita e poi analizzata. Sono quindi arrivata al Museo archeologico “Guerrino Ferraresi” di Stellata, e qui mi trovo molto bene.


 


Museo civico archeologico “Guerrino Ferraresi”


Stellata di Bondeno (Ferrara), via Gramsci 301


telefono: 0532899293


www.ibc.regione.emilia-romagna.it/h3/h3.exe/amuseier


www.comune.bondeno.fe.it/museoarcheologico.htm


 

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