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18 Aprile 2013 | Archivio / Attualità

Una “Agorà” per promuovere la candidatura di Ravenna a capitale europea della cultura

A cura di Paolo Rambaldi e Cinzia Leoni

18 aprile 2013

Una tre giorni di incontri, dal 19 al 21 aprile, per fare il punto sulla cultura in Romagna e presentare la candidatura di Ravenna e del suo territorio a “Capitale europea della Cultura” (unica della regione). “Agorà 2019”, questo è il titolo, è un’iniziativa senza precedenti, che riunirà nella patria dei mosaici decine di amministratori pubblici e privati cittadini, operatori, artisti, docenti ed esperti per discutere e programmare.
La Romagna si unisce per condividere politiche e progetti culturali in un vero e proprio “laboratorio”, allestito non a caso nell’ex-opificio “Artificerie Almagià”, che si affaccia sulla vecchia Darsena di città. Zona a sua volta simbolica, perché al centro di un epocale piano di recupero urbanistico-sociale, parte integrante del progetto di candidatura.

L’iniziativa è stata presentata a Bologna, nella sede della Regione Emilia-Romagna, presenti tra gli altri l’assessore regionale alla Cultura Massimo Mezzetti, il sindaco di Ravenna Fabrizio Matteucci e Alberto Cassani, coordinatore di Ravenna 2019. 

Si parte venerdì 19 con la prima giornataintitolata “Gli stati generali della cultura” – l’agenda dei lavori prevede un’introduzione di Roberto Grandi, dell’Università di Bologna, sul tema “Cultura, sviluppo, territorio”, seguita da una tavola rotonda fra assessori alla cultura degli enti che sostengono il Comune di Ravenna, in vista del 2019. Il  pomeriggio sarà invece dedicato a “Percorso, metodi e strumenti” della candidatura di Ravenna e delle città romagnole.

La seconda giornata di “Agorà 2019”, sabato 20 aprile, si intitola “La parola ai cittadini”: e in questa occasione l’intera sala dell’Almagià, moderna “piazza” coperta e attrezzata, si trasformerà in uno spazio ideativo partecipato, seguendo i criteri dell’open space technology, con micro-aree di discussione create da separè per favorire il dialogo e l’incontro. Parteciperà Marianella Sclavi, del Politecnico di Milano.

La terza e ultima giornata, domenica 21 aprile, è la volta de “La parola ai working groups”, e sarà aperta dai saluti di Sergio Zavoli, presidente del Comitato promotore e Massimo Mezzetti, assessore regionale alla Cultura; poi i coordinatori dei 15 gruppi presenteranno le idee progettuali della città di Ravenna. Coordina Lorenzo Donati, del Comitato artistico-organizzativo di Ravenna2019.

 

“Capitale europea della Cultura” è un’iniziativa della Commissione europea risalente al 1985, per «valorizzare la ricchezza e la diversità delle culture europee, celebrare i legami culturali che collegano l’Europa e promuovere un sentimento di cittadinanza europea».

Per un anno, la città che si fregia del titolo di “capitale” deve sviluppare un programma inedito di iniziative culturali, e realizzare (o comunque avviare) progetti che poi resteranno per sempre, ossia che vadano oltre il periodo del titolo: per esempio restauro del patrimonio artistico e architettonico, recupero di zone urbanistiche (a Ravenna l’ex-Darsena), inaugurazione di nuove strutture culturali ecc.

La Commissione europea contribuisce con un premio di 1,5 milioni d’euro: dunque un sostegno poco più che simbolico, perché i fondi vanno trovati in loco.

Il bando per la partecipazione scade il20 settembre 2013. La scelta sarà affidata a un Comitato internazionale (7 membri nominati dalle istituzioni europee, 6 dal governo del Paese interessato) che inizierà il proprio lavoro presumibilmente entro fine 2013, per poi comunicare la propria decisione nel2015. Inbocca al lupo per la nostra Ravenna!

 

Per maggiori informazioni:
www.ravenna2019.eu

 

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