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28 Agosto 2013 | Archivio / Attualità

Aviaria, individuato il quarto focolaio

Le risposte ai dubbi più diffusi

A cura di Piera Raimondi

28 agosto 2013

È a Mordano, sul confine tra le province di Bologna e Ravenna, il quarto focolaio di infezione da aviaria individuato nella nostra regione. Già oggi inizierà l’abbattimento delle 150.000 galline dell’allevamento che fa parte del gruppo Eurovo, gruppo titolare dei siti di Ostellato (Fe) e  Mordano dove si sono verificati i primi casi.

L’accertamento del nuovo focolaio è avvenuto grazie alla stretta rete di sorveglianza sanitaria messa in campo dalla Regione e dalle autorità sanitarie, proprio per garantire il contenimento dell’infezione. Dal servizio veterinario della regione riferiscono che: “Il diffondersi della malattia era prevedibile perché avvenuto nell’ambito della stessa azienda di produzione e a pochi chilometri dall’altro focolaio”.

La Regione, per fronteggiare il nuovo caso di aviaria, ha già emanato un’ordinanza per l’attuazione delle misure straordinarie previste in questi casi dalla normativa sanitaria europea e nazionale. Dal Ministero della salute è giunta anche l’autorizzazione  per l’abbattimento preventivo di 65.000 tacchini, risultati negativi al virus, in un allevamento situato nelle vicinanze del focolaio di Portomaggiore. L’abbattimento preventivo ha lo scopo di diradare la popolazione avicola sensibile alla malattia per fare terra bruciata attorno al virus.

Molti cittadini si sono rivolti in questi giorni agli uffici informazione dei Comuni e delle Aziende sanitarie locali per avere maggiori informazioni sui comportamenti da tenere. La Regione Emilia-Romagna e le Aziende Usl di Imola e Ferrara hanno raccolto le domande più frequenti arrivate in questi giorni.

Eccole ora anche ai nostri microfoni

F.A.Q. (risposte alle domande più frequenti)   

È pericoloso consumare carne di pollo e uova?
Il consumo di carni avicole e di uova non comporta nessun pericolo di trasmissione all’uomo del virus influenzale.

 Posso mangiare alimenti che contengono uova crude?
Il virus influenzale non si trasmette attraverso il consumo di uova.

La trasmissione umana è facile? E come avviene?
La trasmissione dell’influenza aviaria all’uomo è un evento raro, che può avvenire in conseguenza del cosiddetto “salto di specie”, quando il virus mutando le proprie caratteristiche riesce a infettare animali di specie diverse da quella abituale; è avvenuto di recente nel continente asiatico, ma per ora non vi è alcuna notizia che indichi questo “salto” per il virus che sta circolando nel pollame nazionale. Negli episodi conosciuti la trasmissione è avvenuta in casi di stretta convivenza con gli avicoli ammalati, e la via di accesso più efficiente è quella respiratoria (inalazione del virus).

Gli animali domestici, come cani e gatti, sono a rischio? Devo adottare qualche misura di prevenzione?
Il cane e il gatto non sono a rischio di contrarre l’influenza aviaria.

Perché avviene il sequestro delle uova se non c’è pericolo di contagio?
Posto che non esiste nessun pericolo per il consumatore, il sequestro delle uova viene disposto esclusivamente come misura cautelare per evitare la trasmissione del virus ad altri avicoli. L’eventuale contaminazione non è pericolosa per il consumatore. 

Come devo comportarmi se possiedo pollame (galline, anatre, oche e altri volatili) per consumo personale?
Il pollame allevato per il proprio consumo non deve entrare in contatto con uccelli selvatici; l’ideale sarebbe  allevare gli avicoli completamente al chiuso; in alternativa è possibile allevarli in uno spazio recintato, ma la mangiatoia e l’abbeveratoio devono essere protetti. Nel recinto non devono scorrere fossi o canali e non ci devono essere stagni. Galline, polli, faraone, tacchini (gallinacei) non possono essere allevati insieme con anatre e oche (anseriformi).
Ogni episodio di malattia o mortalità che coinvolga contemporaneamente diversi soggetti deve essere segnalato subito al Servizio veterinario dell’Azienda Usl.

Quali sono i sintomi riscontrati nelle galline?
I sintomi possono essere diversi nelle varie specie avicole e a seconda della età dei soggetti; gli avicoli possono morire improvvisamente, senza sintomi premonitori, oppure avere una respirazione aumentata di frequenza, con il becco aperto, o ancora possono avere diarrea, e sintomi nervosi come torcicollo, tremori, paralisi di zampe o ali; possono semplicemente apparire febbricitanti (depressi, restano fermi con gli occhi chiusi e il piumaggio arruffato) oppure possono apparire sani ma produrre meno uova. 

 

Ci sono ulteriori indicazioni di cui tenere conto per chi possiede allevamenti domestici.
Per quanto riguarda gli allevamenti domestici di galline, anatre, oche e altri volatili – definiti in gergo “allevamenti avicoli rurali” – non ci sono pericoli che possano derivare dal consumo delle loro carni o uova. Il ritiro di quest’ultime è stato disposto esclusivamente come misure cautelari per la possibilità di trasmissione ad altri avicoli, in quanto potenzialmente venute a contatto con il virus. L’eventuale contaminazione non è pericolosa per il consumatore, bensì per il possibile contatto delle uova o dei relativi scarti (gusci) con altri avicoli.

Le uniche precauzioni da utilizzare sono quelle che servono per evitare il contatto con animali selvatici: l’ideale sarebbe allevare gli avicoli completamente al chiuso o in uno spazio recintato, mantenendo in un luogo coperto la mangiatoia e l’abbeveratoio. Nel recinto non devono  scorrere fossi o canali e non ci devono essere stagni.

Nel caso di sospetto della malattia, ossia una morte improvvisa e contemporanea di diversi animali, occorre contattare il Servizio veterinario del Dipartimento di sanità pubblica dell’Azienda Usl di riferimento, che provvederà ad effettuare gli accertamenti del caso. I Servizi veterinari delle Aziende Usl di concerto con il Servizio veterinario e Igiene degli alimenti della Regione Emilia-Romagna in collaborazione con i Comuni coinvolti stanno predisponendo ulteriori informative (F.A.Q.) al fine di rispondere ai più frequenti dubbi e domande che i cittadini si pongono circa i comportamenti da tenere e le informazioni di cui disporre in questa circostanza.

http://www.saluter.it/influenza-aviaria-le-domande-e-le-risposte-piu-frequenti

http://www.ausl.imola.bo.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/6415)

www.ausl.fe.it/home-page/news/allegati-news/2013/aviaria-le-risposte-alle-molte-domande-dei-cittadini

http://mordano.provincia.bologna.it/index.php/influenza-aviaria/

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