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7 Marzo 2013 | Archivio / Attualità

Una giornata per dire grazie

La Regione ringrazia il sistema di Protezione civile intervenuto nel sisma del 2012 in Emilia

A cura di Claudia Graziani

7 marzo 2013

Capacità organizzativa, impegno e significativa prova di solidarietà. Il sistema nazionale e regionale di Protezione civile li ha dimostrati durante le fasi di emergenza e ricostruzione del terremoto che ha colpito nel maggio 2012 l’Emilia-Romagna. Per questo la Regione ha scelto di dedicare a queste migliaia di uomini e donne “Una giornata per dire grazie”, sabato 9 marzo, al Palazzo dello sport “PalaDozza” di Bologna, dalle 10.

Ad accoglierli il Commissario delegato alla Ricostruzione e Presidente della Regione Emilia-Romagna Vasco Errani, il capo Dipartimento nazionale della Protezione civile Franco Gabrielli e l’assessore regionale alla Protezione civile Paola Gazzolo che spiega come un complesso sistema di persone ha gestito quella difficile situazione.

Paola Gazzolo, assessore alla Protezione civile Regione Emilia-Romagna

Le due scosse del 20 e del 29 maggio 2012 hanno segnato uno dei momenti più drammatici della storia recente dell’Emilia-Romagna: 27 le vittime, 350 i feriti, oltre 15 mila gli sfollati. E poi i danni, ingentissimi: 30 mila le abitazioni dichiarate inagibili; 450 le scuole danneggiate o impraticabili; 782 gli edifici di culto lesionati; evacuati gli ospedali di Mirandola, Carpi, Finale Emilia e Bondeno; 12 i teatri lesi gravemente. Colpita una delle aree produttive più importanti del Paese, con un alto tasso di occupazione. Nella zona del cratere si produce l’1,8% del Pil nazionale e il terremoto ha costretto alla cassa integrazione circa 40 mila lavoratori di migliaia di aziende. La prima urgenza è stata la sistemazione della popolazione. Il picco dell’accoglienza si è registrato nella settimana dal 7 al 12 giugno quando sono state ospitate 15.031 persone tra strutture al coperto, alberghi e 36 campi allestiti dalle colonne mobili dell’Emilia-Romagna, da 13 Regioni e 7 associazioni nazionali di volontariato. Numeri che è possibile tradurre concretamente ricordando i 17.450 posti letto approntati in 1.825 tende, oltre 30 cucine che hanno complessivamente sfornato più di 7 milioni di pasti. 21.000 volontari, di cui 7000 emiliano-romagnoli, hanno messo in campo un impegno pari a 200.000 giornate/uomo.
Una cultura di Protezione civile che è una risorsa importante, come spiega la Gazzolo.

Paola Gazzolo, assessore alla Protezione civile Regione Emilia-Romagna

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