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3 Aprile 2014 | Archivio / Attualità

Pane e internet

Dalla Regione più di 1 milione di euro e un nuovo patto per l’alfabetizzazione digitale

A cura di Piera Raimondi Cominesi

Non è mai troppo tardi”, recitava il titolo della trasmissione televisiva di alfabetizzazione di massa condotta dal maestro Alberto Manzi. Erano i primi anni sessanta e grazie a quella trasmissione 35.000 italiani che non sapevano leggere e scrivere presero la licenza elementare. Non è mai troppo tardi nell’Italia degli anni 2000 per acquisire competenza informatica. Nei prossimi anni famiglie e cittadini utilizzeranno in numero sempre maggiore i servizi online della sanità e della pubblica amministrazione ed è fondamentale garantire a tutti pari diritto di accesso, evitando nuove marginalità indotte dall’innovazione tecnologica.

Per affrontare il divario di conoscenza che separa chi è in grado di accedere alla rete internet da chi non lo è, nel 2009, la Regione Emilia Romagna ha dato il via a  Pane e Internet, il progetto di alfabetizzazione digitale che in cinque anni ha consentito a 12.000 emiliano romagnoli di affrontare e superare questo gap. Pensionati, disoccupati, casalinghe, stranieri, persone a rischio di esclusione sociale, ma anche dipendenti di piccole imprese, sono andati a lezione da più di 300 docenti in aule allestite in scuole, biblioteche e centri civici di 150 comuni della nostra regione. La maggior parte dei partecipanti sono donne e  il 72% è over 55,  grazie ad un sondaggio sappiamo che il  99%  si è  dichiarato molto soddisfatto dell’esperienza e il 90%, a tre mesi dalla conclusione del corso, continua a navigare  su internet.

Nonostante il successo di Pane e Internet, si stima che in Emilia-Romagna ci siano ancora 908.000 cittadini, di età compresa tra i 45 e i 75 anni, non in grado di utilizzare i servizi digitali. Per raggiungerli e per agire ancor più capillarmente nel processo di alfabetizzazione digitale, si sono compiuti in questi giorni passi importanti come la firma di un Protocollo d’intesa, un patto tra Regione, Enti locali, scuole e istituti di formazione, imprese, sindacati e mondo dell’associazionismo e del volontariato. Il protocollo siglato in Regione ha tra i suoi scopi quello di  far evolvere il progetto Pane e Internet e  radicarlo ancor più nel tessuto sociale per favorire ulteriormente l’accesso alle tecnologie digitali  di tutti i cittadini, anche i più svantaggiati.  Per raggiungere lo scopo sono stanziate risorse dal bilancio regionale, dedicate al Piano telematico 2014-2017, per un totale di 1 milione 260mila euro più un contributo di 25mila euro della Sovrintendenza libraria e 5mila euro del Progetto Giovani. 

Questi  fondi serviranno a favorire la creazione di una rete  in grado di offrire servizi e attività in modo stabile, grazie a un Centro servizi Pane e Internet di livello regionale, capace di sostenere un sistema locale ramificato. In regione nasceranno tanti Punti Pane e Internet (Punti PeI) attivi in reti coordinate dai  Comuni, o Unione di comuni, che disporranno di luoghi attrezzati dove sarà possibile accedere a Internet e ai servizi online, con l’assistenza di personale preparato, ma anche partecipare a corsi  e a iniziative di sensibilizzazione e informazione. Saranno coinvolti anche  9 Centri giovani che formeranno giovani interessati a diventare facilitatori digitali. La rete dei Punti PeI si ispira al sistema dei telecentri cresciuto con successo negli ultimi anni in Europa e nel mondo. 

Si tratta di una sfida messa in campo dal sistema regionale per i prossimi anni, in un contesto che ci vede ancora lontani dagli obiettivi fissati dall’agenda digitale  della Commissione europea che entro il 2015 vuole dimezzare, dal 30% (2010) al 15%, la percentuale di cittadini che non hanno mai usato Internet e  aumentare, dal 50% (2010) al 65%, l’utilizzo abituale di Internet tra i soggetti svantaggiati. Tutti gli indicatori relativi all’Italia e all’Emilia-Romagna sono al di sotto del valore medio europeo e ancora lontani dal target europeo per il 2015. Tuttavia, l’Emilia Romagna si colloca sistematicamente in posizione nettamente migliore rispetto alla media italiana. Nel periodo 2010-2012 inoltre la percentuale  di popolazione che usa Internet regolarmente nella nostra regione è cresciuta dell’8 %, quota superiore a quella nazionale e europeo che si assesta al 5%. 

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