Salta al contenuto principale
26 Ottobre 2012 | Archivio / Attualità

La ricerca Stereotipi di genere, relazioni educative e infanzie

A cura di Cinzia Leoni e Paolo Rambaldi

26 ottobre 2012

Quali sono le scelte degli educatori in rapporto agli spazi di cura, ai comportamenti di bambini e bambine, ai giochi da utilizzare nei servizi della prima infanzia? Che ruoli giocano famiglia e scuola nel processo di costruzione dell’identità di genere? Che importanza ha il gioco in questo ambito?

Sono solo alcune delle domande alle quali la ricerca, “Stereotipi di genere, relazioni educative e infanzie, ha voluto dare una risposta.La Ricerca , promossa dalla Regione e realizzata dal Centro di studi sul genere e l’educazione del Dipartimento di Scienze dell’educazione, era nata dall’esigenza di conoscere come si caratterizzano, dal punto di vista dell’educazione di genere, le relazioni tra bambini e bambine e tra questi e gli adulti significativi a contatto con loro in famiglia e nelle scuole.    

Dall’analisi dei dati dell’indagine, emerge una visione articolata e complessa, non priva di ambivalenze ma anche di novità: permangono visioni fortemente stereotipate dei ruoli di genere che distinguono nella vita adulta donne e uomini. Al tempo stesso, emergono forme diverse di genitorialità e di rapporti tra i generi, idee e visioni necessariamente in cambiamento nell’educare al maschile e al femminile.
Tutte queste rappresentazioni sono costrette a misurarsi con i vincoli di una struttura sociale che fatica a ripensarsi attraverso la “lente del genere”: compiti, ruoli, scelte dei genitori, degli insegnanti/educatori/trici si relazionano con i tempi del lavoro, con la sua precarizzazione, con la scarsa presenza della figura maschile nelle professioni educative di cura, con le paure rispetto all’efficacia di modi alternativi – sul piano del genere – di educare. Un tratto comune attraversa, certamente, un po’ tutti gli interlocutori incontrati:  con il desiderio di ripensare in modo nuovo all’educazione di genere e a una nuova cultura di genere.

L’indagine ha coinvolto coordinatori pedagogici, educatori di nidi e dei centri per bambini e genitori, insegnanti di scuola per l’infanzia, operatori di centri per le famiglie, oltre a genitori, nonni e bambini.
Tra il 2011 e il 2012 la ricerca ha raccolto quasi 3.000 questionari rivolti alle famiglie e più di 500 questionari somministrati a educatori e insegnanti e ha portato a incontri, sull’intero territorio della regione Emilia-Romagna, con personale educativo e famiglie svolgendo 36 focus group a cui hanno partecipato oltre 250 persone.

La ricerca è stata presentata durante l seminario “Uguali, diversi? Educare bambine e bambini tra famiglie e servizi in Emilia-Romagna”, che si è svolto in Regione il 18 ottobre scorso.

Sintesi dei dati di ricerca a cura di Csge — pdf, 529.2 kB 
Presentazione della ricerca a cura di Csge — pdf, 432.6 kB 
Assessore Donatella Bortolazzi
Alla Pari

Brano corrente

Brano corrente

Playlist

Programmi