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9 Marzo 2012 | Archivio / Attualità

Sicurezza nei cantieri edili: siglato un Protocollo d’intesa tra la Regione e le Prefetture dell’Emilia-Romagna

A cura di Gianni Boselli e Cinzia Leoni

9 marzo 2012

Incrementare le misure di contrasto ai tentativi di infiltrazione mafiosa anche nel settore dell’edilizia privata, meno burocrazia negli adempimenti ma soprattutto  migliorare lo scambio di informazioni tra le pubbliche amministrazioni per garantire una maggiore efficacia dei controlli.

Sono questi, in sintesi, alcuni dei principali obiettivi contenuti nel Protocollo di intesa che, alla presenza del Ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri, è stato sottoscritto, la scorsa settimana a Rimini dal Presidente della Regione Vasco Errani e da tutti i Prefetti dell’Emilia-Romagna.

Il Ministro dell’interno Anna Maria Cancellieri ha sottolinerato che (Intervista Ministro Cancellieri)

Alla cerimonia di sottoscrizione presenti anche i rappresentanti della sezione regionale Anci e Upi, i sindaci delle principali città dell’Emilia-Romagna e i Presidenti delle Province.

Il Protocollo – che ha durata di due anni a partire da oggi ed è rinnovabile per un ulteriore biennio –  va a completare l’attuazione della legge regionale 11 del 2010 che ha introdotto disposizioni per la promozione della legalità e della semplificazione nel settore edile e delle costruzioni a committenza pubblica e privata.

Sul contrato alle infiltrazioni malavitose il Presidente della Regione Emilia Romagna Vasco Errani ha precisato che (intervista Presidente Errani)

Con esso le Prefetture si impegnano a considerare, tra i soggetti legittimati a richiedere la documentazione antimafia, anche le imprese affidatarie ed esecutrici di lavori per i quali è rilasciato dai Comuni il permesso di costruire nel settore dell’edilizia privata.

In caso di costruzioni di rilevante entità economica, il Protocollo intensifica  i controlli (non solo la comunicazione ma anche l’informativa) antimafia, coinvolgendo l’Anci Emilia-Romagna nella definizione di ambiti e modalità di svolgimento delle verifiche stesse.

L’assessore regionale alle attività produttive Muzzarelli ha aggiunto (intervista Assessore Muzzarelli)

 La Regione si impegna a richiedere al Prefetto competente le informative antimafia  per le imprese che intendono partecipare ai bandi della Regione che concedono finanziamenti e/o contributi per la realizzazione di opere. Nel caso in cui la società o l’impresa abbia sede legale in altra regione, la Regione Emilia-Romagna inoltrerà la richiesta di informazioni alla Prefettura competente per territorio, segnalando che la stessa è effettuata in attuazione di questo Protocollo. Se a carico delle ditte richiedenti dovessero emergere elementi relativi a tentativi di infiltrazione mafiosa, la Regione procederà all’esclusione di tali soggetti dai finanziamenti.

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