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23 Giugno 2014 | Cinema

Biografilm 2 – seconda puntata

Direttamente dal festival bolognese: Piccoli Così, Bio2B e il ritorno di Ulay

A cura di Enzo Chiarullo

Per concludere il nostro reportage della decima edizione del Biografilm Festival di Bologna abbiamo selezionato tre aspetti salienti della rassegna che ne caratterizzano la varietà di programma, la complessità organizzativa e la ricchezza di spunti che possono essere trattati in un festival profondamente “contemporaneo”.

Cominciamo con l’intervista ad Angelo Marotta, regista del film Piccoli Così (menzione speciale della giuria e vincitore del premio Unipol per la distribuzione) che ci introduce con delicatezza nel mondo dei bimbi nati prematuri. Se la 25 settimana di gestazione è la soglia di sopravvivenza per i neonati, per i genitori invece segna l’inizio di un difficile percorso fatto di veglie in ospedale accanto all’incubatrice, di piccole carezze ad un corpicino che si sta ancora formando e che lotta ogni singolo istante per la sua sopravvivenza: un calvario vissuto personalmente dal regista, dagli altri genitori e dai bambini che hanno partecipato alla realizzazione di questo toccante film.  

Con il direttore del festival Andrea Romeo discutiamo invece del lato business di Biografilm che in questa edizione si arricchisce di un appuntamento nell’appuntamento: Bio2B è l’appendice di mercato dedicata alle produzioni documentarie che trovano in Bio2B il contesto adatto all’incontro di domanda e offerta, e dove chi acquista, distribuisce e programma documentari in Italia entra in contatto diretto con chi li produce, in un proficuo scambio finalizzato all’emersione delle idee migliori e ad aiuti mirati a produzioni che possano avere gambe anche nel mercato globale.
Concludiamo il reportage con un’esclusiva intervista al più noto ospite internazionale di questa edizione di Biografilm, l’artista tedesco Ulay (al secolo Frank Uwe Laysiepen) la cui vita è ripercorsa di uno dei film di Biografilm (“Ulay, Performing Life” del regista sloveno Damjan Kozole) ma soprattutto pioniere sin dagli anni ’60 e ’70 della body art  e indimenticato protagonista di una performance di provocazione artistica alla Galleria d’Arte Moderna di Bologna nel 1977  quando, insieme a Marina Abramovic, sdoganarono il nudo integrale nei luoghi d’arte…  

Con l’invito di andare a vedere (se ve lo siete perso) il film rivelazione di questa edizione, ovvero “Frank” di Lenny Abrahamson con Michael Fassbender e che presto uscirà nelle sale di prima visione, vi auguro buon ascolto…

Un caro saluto da Enzo Chiarullo.

Brano corrente

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