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12 Settembre 2015 | Cinema

Il Decalogo di Vasco, o il ritratto inedito e semiserio di una star

Speciale Venezia72

A cura di Anna Sbarrai

“Noi pensiamo di essere i nostri pensieri, in realtà i pensieri sono delle cose che nascono un po’ da sole”.

Il verbo di Vasco Rossi infiamma le giornate finali al Lido di Venezia, preso d’assalto per l’arrivo della rock star protagonista del documentario di Fabio Masi “Il decalogo di Vasco”. Il film, prodotto dalla trasmissione Rai “Blob“, di cui Masi è autore, è stato selezionato da Venezia72 per la nuova sezione “Incontri- Cinema nel giardino”. Ritenendo impensabile contenere la folla accorsa in un angolo da 100 posti, per il “Vasco Day” è stata messa a disposizione la Sala Darsena e a ragione visto che, in poco più di un’ora, si sono esaurite le prenotazioni dei 2800 posti a disposizione, per assistere alle due proiezioni, precedute dalla presentazione di Vincenzo Mollica, con il “Blasco” e il regista.

Il Decalogo, come suggerisce il nome, è diviso in dieci capitoli. I primi nove sono sogni a occhi aperti e riflessioni in libertà fatti da una sagoma del cantante durante un viaggio in auto, mentre il decimo contiene una sorpresa: il videoclip ufficiale del nuovo singolo “Quante Volte” uscito proprio ieri, in concomitanza al film, in cui Vasco si mostra e si mette direttamente in gioco.

Il risultato del Decalogo è una biografia inedita e visionaria di una rockstar con cui sono cresciute tre generazioni. Chi, meglio di Fabio Masi, poteva raccontarcela? Lasciamo quindi la parola a lui e alla sua contagiosa esuberanza.

Intervista a Fabio Masi

Ricordandovi che, dopo questa prima mondiale al Lido, il Decalogo di Vasco andrà in onda su Rai3 il 20 settembre, vi ringrazio di essere stati con noi in queste meravigliose giornate cinefile di Venezia72 e di aver seguito gli approfondimenti proposti. Ci risentiamo tra pochi giorni in Emilia-Romagna.

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