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1 Agosto 2015 | Cinema

La linea gialla, per non dimenticare

Un film ricorda il trentacinquesimo anniversario della strage alla Stazione di Bologna

A cura di Anna Sbarrai

Angela Fresu oggi avrebbe 38 anni. Ma la sua vita è stata stroncata a 3, alle 10 e 25 di un afoso giorno d’estate che per tutti rimarrà sempre il 2 agosto 1980. 

35 anni dopo, anni pieni di depistaggi, richieste di verità e giustizia, promesse disperse nel vento la Strage alla Stazione di Bologna diventa un film che immagina la vita di Angela, e come sarebbe stata se una bomba spietata e vigliacca non avesse abbattuto su di lei, e altre 84 persone innocenti, un inferno di fumo e detriti, spezzandone per sempre l’esistenza e il futuro.

“La linea gialla”, distribuito dal quotidiano Repubblica che lo ha anche prodotto, verrà proiettato il 2 agosto in Piazza Maggiore a Bologna, inserendosi tra le numerose iniziative in programma. 
Realizzato sul soggetto di Aldo Balzanelli e Emilio Marrese, il film ha come protagonista la bella e intensa Valentina Lodovini, e come coprotagonista la città, la memoria viva, il filo che unisce il passato al presente con la dignità e l’orgoglio di chi sa rialzarsi e ricostruire, ma che non dimentica.Dietro la cinepresa Nene Grignaffini e Francesco Conversano, che ne hanno firmato la regia.

A quest’ultimo abbiamo chiesto di parlare più dettagliatamente de La linea gialla

Intervista a Francesco Conversano

Brano corrente

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