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4 Febbraio 2008 | Archivio / Una città una storia

N°94-UNA CITTA’ UNA STORIA

A Reggio Emilia: il tricolore compie 211 anni.

211 anni ma non li dimostra!

Cari ascoltatori in questa puntata di Una città una storia vogliamo parlarvi del Tricolore, la bandiera italiana che ha da poco compiuto 211 anni. Ne vogliamo parlare perché, come sapete, il vessillo nazionale è nato proprio nella nostra regione, a Reggio Emilia nel lontano 7 gennaio 1797.


E torniamo indietro a quegli anni, a quella realtà durissima di povertà e malcontento e soprattutto di guerre. All’epoca, in pieno periodo napoleonico, a Reggio le novità si vivevano con fervore. La municipalità Cispadana era entrata in carica il 31 Ottobre. Nella seduta del 7 Gennaio 1797 la decisione di rendere “universale lo Stendardo o Bandiera Cispadana di tre colori verde, bianco e rosso”. Nasce così il tricolore come vessillo nazionale. Una prima versione della bandiera, vede i colori disposti in tre strisce orizzontali: il rosso in alto, il bianco in mezzo, il verde in basso. Al centro era satata messa la Faretra con quattro frecce, a simboleggiare l’unione delle quattro popolazioni di Bologna, Ferrara, Modena e Reggio Emilia. Le lettere R e C poste ai lati rappresentavano le iniziali di Repubblica Cispadana. Il Gran Consiglio della Repubblica Cisalpina, nella seduta dell’11 Maggio 1798, decreta che “La Bandiera della Nazione Cisalpina è formata di tre bande parallele all’asta, la prossima all’asta verde, la successiva bianca, la terza rossa. L’asta è similmente ricolorata a spirale, colla punta bianca”.


Tale risoluzione venne molto spesso disattesa: per almeno quattro decenni, infatti, le bandiere con il tricolore saranno composte con modalità variabili nell’accostamento e nella disposizione, sino alla definitiva codifica del 1848.


Il 7 gennaio del 1897  in occasione del primo Centenario del Tricolore è il poeta Giosuè Carducci a pronunciare, dall’atrio del Palazzo Comunale, l’orazione ufficiale: “[…] Non rampare di aquile e leoni, non sormontare di belve rapaci, nel santo vessillo; ma i colori della nostra primavera e del nostro paese, dal Cenisio all’Etna; le nevi delle Alpi, l’aprile delle valli, le fiamme dei vulcani […]”.


Nel 1925, si definirono per legge i modelli della bandiera nazionale, e della bandiera di Stato. Quest’ultima (da usarsi nelle residenze dei sovrani, nelle sedi parlamentari, negli uffici e nelle rappresentanze diplomatiche) avrebbe aggiunto allo stemma la corona reale. Dopo la nascita della Repubblica, un decreto legislativo presidenziale del 19 Giugno 1946 stabilì la foggia provvisoria della nuova bandiera, che esattamente 150 anni dopo la sua nascita a Reggio Emilia, viene sancita  dall’Assemblea Costituente nella seduta del 24 Marzo 1947, e inserita all’articolo 12 della nostra Carta Costituzionale.


Reggio Emilia sarà ricordata per sempre come la città del tricolore. Un bel museo, dall’omonimo nome è stato allestito in Piazza Prampolini e dove si può ripercorrere tutta la storia risorgimentale dalla Repubblica reggiana a quella Cispadana, Cisalpina fino alla Restaurazione.


La sala, dove il 7 gennaio 1797 venne adottato per la prima voltata la bandiera tricolore, è oggi conosciuta come  Sala del Tricolore e usata come sala consiliare del comune di Reggio Emilia. Nacque come archivio ducale estense nel XVIII secolo su progetto dell’architetto Lodovico Bolognini.

Potete trovare tutte le informazioni sul sito: www.tricolore.it/ 

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