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3 Aprile 2009 | Archivio / Economia

Agriturismo, al via la nuova legge regionale. Nuove norme, incentivi e premi per la qualità

A cura di Barbara Galzigna

3 aprile 2009

Ottocentoquarantasei agriturismi con 6833 posti letto e in grado di somministrare quasi 3 milioni e 300 mila pasti all’anno. E’ la fotografia della ricettività rurale dell’Emilia-Romagna, da oggi ancor più legata al territorio e ai prodotti della sua tradizione enogastronomica.

L’assemblea legislativa ha, infatti, dato il via libera alla nuova legge regionale, proposta dalla Giunta fianco a fianco con le associazioni agricole e del commercio. Questo, spiega l’assessore all’Agricoltura Tiberio Rabboni, il contributo più importante della nuova normativa.

 

Per questo le nuove norme regionali introducono l’obbligo per gli agriturismi di servire pasti utilizzando almeno l’80% di materie prime provenienti dalle aziende agricole o da prodotti regionali tutelati (cioè a marchio Doc, Dop, Igp e biologico). Ma anche la restante quota di pasti e bevande dovrà provenire preferibilmente da artigiani alimentari della zona e riferirsi alla tradizione regionale. Un dato importante, se si considera che l’Emilia-Romagna vanta 26 prodotti Dop e Igp e che occupa il primo posto nella classifica dei marchi di qualità nell’Unione europea.

L’attività di ristorazione negli agriturismi non potrà superare la media di 50 pasti giornalieri, ma potranno esserne aggiunti due per ogni camera o piazzola presenti.

In generale la nuova legge prevede incentivi sia per affiancare alla ristorazione l’offerta di soggiorno e pernottamento, sia per chi costituisce veri e propri “club” di eccellenza che rispettino, cioè, dettagliati disciplinari qualitativi.

Obbligatori e più stringenti i controlli da parte di Province e Comuni per la verifica dei requisiti soggettivi e produttivi. Per chi non rispetta le regole sono previste multe.

Sul fronte delle autorizzazioni, le norme regionali semplificano i processi: per esercitare l’attività agrituristica sarà sufficiente presentare al Comune una dichiarazione di inizio attività. Il titolare dell’azienda agrituristica in Emilia-Romagna dovrà essere un agricoltore, mentre le strutture potranno essere create solo all’interno di edifici esistenti.

Infine, sono disciplinate anche le “Fattorie didattiche”, che svolgono un’attività di educazione alimentare e ambientale rivolta ai giovani.

L’assessore Rabboni parla di una nuova stagione che porterà vantaggi a tutti coloro che operano nel settore dell’ospitalità.


 

Informazioni su

www.agriturismo.emilia-romagna.it/

www.ermesagricoltura.it/wcm/ermesagricoltura/info_consumatori/educazione_alimentare/sezione_educazione_alimentare/s_fattorie_didattiche.htm

http://www.museidelgusto.it/

Tutte le norme e i documenti sono su Ermes agricoltura all’indirizzo

www.ermesagricoltura.it/wcm/ermesagricoltura/info_consumatori/agriturismi/sezione_agriturismi.htm

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