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12 Giugno 2009 | Archivio / Economia

Crescono nel 2009 i segnali di difficoltà per l’agricoltura Emiliano-Romagna

Cosa sta facendo la Regione e cosa chiede al Governo

A cura di Paola Fedriga

12 giugno 2009

Nell’anno di inizio della crisi mondiale l’agricoltura emiliano-romagnola mostra i primi segnali di difficoltà, pur confermando tuttavia la solidità dell’impianto complessivo. Un dato tra tutti: anche nel 2008 il valore della produzione agricola emiliano-romagnola si è attestato sui 4 miliardi di euro, confermando dunque il risultato record messo a segno nel 2007. Positivo anche l’andamento dell’export agroalimentare che è cresciuto del 10,8%, così come l’occupazione che ha messo a segno un + 2,6%. Tuttavia – come dicevamo – non mancano i primi segnali, seri,  di allarme. Primo tra tutti il calo dei redditi delle aziende agricole che già nel 2008 sono scesi di ben 13 punti percentuali. Sentiamo cosa ne pensa il professor Renato Pieri dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza uno degli autori del Rapporto  sul sistema Agroalimentare dell’Emilia-Romagna promosso da Regione Emilia-Romagna e da Unioncamere e presentato nei giorni scorsi a Bologna.

Il commento di Pieri

Un 2008 ancora sostanzialmente positivo dunque, ma un 2009 che già in questi primi mesi mostra difficoltà che non vanno sottovalutate. Tra i comparti più in crisi, anche alcuni punti di forza tradizionali dell’agroalimentare emiliano-romagnolo: il lattiero-caseario e il settore della carne suina, innanzi tutto, ma anche i cereali, lo zucchero e il vino. Il problema principale si chiama crollo dei prezzi all’origine e pone un numero sempre più numeroso di aziende nella condizione di produrre sotto costo. A lanciare l’allarme è lo stesso assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni

Il commento di Rabboni

La Regione Emilia-Romagna è già corsa ai ripari e ha messo in atto una serie di misure per sostenere l’agricoltura emiliano-romagnola in questa congiuntura delicata. È di questi giorni il bando da 142 milioni di euro per finanziare i progetti di filiera che dovrà favorire l’aggregazione delle aziende di produzione , di trasformazione e commercializzazione intorno a progetti comuni. Sul 2009 e sul 2010 inoltre l’assessorato regionale all’agricoltura concentrerà il grosso delle risorse del Piano di Sviluppo Rurale, mentre sono aumentati del 50% le risorse destinate ai Fondi di garanzia e del 40% quelle per la ricerca e l’innovazione. Ma tutto questo, se non si frena la discesa dei prezzi rischia di essere inutile.

Ecco allora l’appello dell’assessore Rabboni al Governo

Informazioni su Ermes all’indirizzo

www.regione.emilia-romagna.it/wcm/ERMES/notizie/news/2009/mag/rapporto_agroalimentare2008.htm

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