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15 Maggio 2009 | Archivio / Economia

L’Emilia-Romagna firma un patto anticrisi da 520 milioni

Interviste al presidente della Regione Errani e al segretario di Cna Morelli

A cura di Barbara Galzigna

15 maggio 2009

Attraversare la crisi ed essere pronti quando arriveranno i primi segnali del suo superamento.

La Regione ha firmato un patto con le associazioni imprenditoriali e sindacali dell’Emilia-Romagna per salvaguardare la base produttiva, evitare i licenziamenti e dare risposte anche a quei lavoratori finora senza la tutela degli ammortizzatori sociali.

Il presidente della Regione Vasco Errani ne ha parlato a margine del convegno sulle “Politiche per un ambiente favorevole alla competitività e coesione sociale” organizzato dalla Cna, in occasione della prima “Settimana europea delle piccole e medie imprese” promossa dalla Commissione di Bruxelles.

Il commento del presidente Errani

Con l’accordo siglato in Regione si dà vita a un sistema di gestione di tutti gli strumenti perché i lavoratori e le aziende affrontino la crisi.

In particolare, i 520 milioni per gli ammortizzatori sociali in deroga serviranno a salvaguardare i posti di lavoro, trovando soluzioni condivise anche nel caso di ricorso a procedure di mobilità, escludendo iniziative unilaterali di licenziamento collettivo.

Oltre a estendere la cassa integrazione ai dipendenti delle piccole imprese di commercio, terziario e turismo, l’accordo permette anche di allungare il periodo della cassa integrazione ordinaria e attiva programmi per la riqualificazione e il ricollocamento dei lavoratori sospesi o licenziati.

Si avvia, infine, una procedura condivisa tra Regione e Province per la cassa integrazione straordinaria e la mobilità nelle aziende fino a 250 addetti con stabilimenti in una sola provincia.

L’imperativo è non far pagare la crisi ai lavoratori e alle imprese.

Come spiega il segretario della Cna Gabriele Morelli.

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