15 maggio 2009
Attraversare la crisi ed essere pronti quando arriveranno i primi segnali del suo superamento.
La Regione ha firmato un patto con le associazioni imprenditoriali e sindacali dell’Emilia-Romagna per salvaguardare la base produttiva, evitare i licenziamenti e dare risposte anche a quei lavoratori finora senza la tutela degli ammortizzatori sociali.
Il presidente della Regione Vasco Errani ne ha parlato a margine del convegno sulle “Politiche per un ambiente favorevole alla competitività e coesione sociale” organizzato dalla Cna, in occasione della prima “Settimana europea delle piccole e medie imprese” promossa dalla Commissione di Bruxelles.
Il commento del presidente Errani
Con l’accordo siglato in Regione si dà vita a un sistema di gestione di tutti gli strumenti perché i lavoratori e le aziende affrontino la crisi.
In particolare, i 520 milioni per gli ammortizzatori sociali in deroga serviranno a salvaguardare i posti di lavoro, trovando soluzioni condivise anche nel caso di ricorso a procedure di mobilità, escludendo iniziative unilaterali di licenziamento collettivo.
Oltre a estendere la cassa integrazione ai dipendenti delle piccole imprese di commercio, terziario e turismo, l’accordo permette anche di allungare il periodo della cassa integrazione ordinaria e attiva programmi per la riqualificazione e il ricollocamento dei lavoratori sospesi o licenziati.
Si avvia, infine, una procedura condivisa tra Regione e Province per la cassa integrazione straordinaria e la mobilità nelle aziende fino a 250 addetti con stabilimenti in una sola provincia.
L’imperativo è non far pagare la crisi ai lavoratori e alle imprese.
Come spiega il segretario della Cna Gabriele Morelli.