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14 Agosto 2009 | Archivio / Economia

Emilia Romagna, nata sotto il segno dei pesci

Le politiche della Regione Emilia-Romagna per la pesca.

A cura di Daniela Villani.Lettura di Ermanno Muolo

14 agosto 2009

La Pesca è una voce importante nell’ambito delle attività produttive regionali e non ha cessato di caratterizzare una gran parte del nostro territorio, determinandone la storia e lo sviluppo.
Nell’approfondimento si fa il punto sulle politiche della Regione Emilia-Romagna per la pesca  per cercare di dare risposte mirate ed al passo con i tempi, con i progetti già avviati e quelli futuri.  Si parla  della salvaguardia del patrimonio ittico regionale, dell’ecosistema dei fiumi, dei laghi e del mare Adriatico, il rilancio dell’economia delle imprese del settore, l’impulso alle attività sportive, ricreative e didattiche del mondo della pesca. Le interviste sono a Aldo Tasselli, responsabile del servizio economia ittica delle Regione, e all’assessore regionale alle attività produttive Duccio Campagnoli.

Ci sono attività veri e propri piccoli mondi a se stanti, che, nonostante siano intimamente connessi alla cultura e al tessuto territoriale del nostro paese, restano oggi ai margini della ribalta e, lontane dai clamori dell’informazione soprattutto televisiva, rischiano di sembrare non esistenti, o non importanti, o che abbiano smesso di crescere, di trasformarsi, di evolvere.
La Pesca, per esempio, profondamente legata al DNA della popolazione italiana, alla sua vita ed alla sua letteratura, non ha smesso di essere una voce importante nel novero delle attività produttive regionali e non ha cessato di caratterizzare una gran parte di territorio, determinandone la storia e lo sviluppo.
L’individuazione di azioni adeguate sulla pesca da un punto di vista politico, faunistico ambientale ed economico, resta una necessità cruciale, cui la Regione Emilia-Romagna in questi anni ha cercato di dare risposte mirate ed al passo con i tempi.
In tema di pesca va innanzitutto fatta una prima distinzione tra quella che si svolge nelle acque interne, e che riguarda quindi le acque di pianura e di montagna, e quella che invece riguarda il mare.
Per quanto concerne le acque interne le politiche hanno innanzitutto una forte connotazione di salvaguardia degli habitat della fauna ittica, di messa in moto di tutte quelle azioni che possono contribuire a mantenere in virtuoso equilibrio lo stato di popolamento delle acque.
L’intervento si svolge attraverso il Piano ittico regionale che stabilisce progetti ed indirizzi per la tutela e l’incremento della qualità ambientale, per la salvaguardia delle caratteristiche dell’acqua e delle specie autoctone.
Il piano 2006/2010 stanzia circa 2,5 milioni di euro per le funzioni delegate alle Province e ripopolamenti e 2 milioni di euro per interventi concreti per la tutela delle risorse dell’ambiente e per promuovere l’associazionismo oltre ad un’unica economia sul territorio.
Le politiche ambientali non sono però disgiunte da quelle relative alle attività di pesca sportiva, ricreativa ed alle attività culturali e didattiche.

Aldo Tasselli, Servizio Economia Ittica Regione Emilia Romagna

C’è anche l’attività agonistica perché occupazione e tempo libero, reddito, economia sono alla base del processo di integrazione del territorio cercando di legare il pescatore al proprio territorio, questa come politica generale della nostra regione.

Il nuovo piano ittico prevede anche attività didattiche sulla tutela ambientale e la conoscenza delle pratiche di pesca responsabile rivolta in particolare ai giovani e ai portatori di handicap.

Aldo Tasselli, Servizio Economia Ittica Regione Emilia Romagna

Con le associazioni della pesca stiamo sviluppando attività di formazione per i giovani. Quindi abbiamo circa dieci/quindicimila giovani dall’età di otto anni a quattordici anni che partecipano con le associazione a imparare cos’è la pesca; stiamo sviluppando anche tutta una attività verso gli handicappati e non ultimo stiamo creando anche zone proprio adibite per le loro attività di pesca e con sorpresa dovrei dire che abbiamo anche degli ottimi agonisti.

L’intento e’ proprio quello di costruire un sistema integrato ed efficiente tra tutte queste voci, che possano cosi’ contribuire, ognuna nella sua pertinenza, ad acque ricche, sane, e popolate da una fauna ittica monitorata e rispettata.
Così come è sconfinato il mare, innumerevoli sono anche le problematiche che nascono dallo sfruttamento delle sue risorse, in quanto è necessario rendersi conto che queste non sono infinite e vanno dunque attinte con responsabilità. La regione virtuale costituita dalle terre bagnate dal mare adriatico e’ a tutti gli effetti un sistema unico, chiuso, che necessita’ di regole condivise e chiare, e di un alto senso di responsabilità comune.
Per questo la Regione Emilia-Romagna ha promosso negli ultimi anni iniziative che vanno in primo luogo in direzione della messa in rete delle altre regioni interessate e degli stati stranieri vicini, con lo studio di politiche e regole comuni.

Duccio Campagnoli, Assessore Attività Produttive Regione Emilia-Romagna

Con la regione Friuli con la regione Veneto e con gli amici croati e sloveni diamo per davvero vita ora al piano di gestione comune del distretto di pesca del nord Adriatico.

Aldo Tasselli, Servizio Economia Ittica Regione Emilia Romagna

Un piano di destinazione d’uso del nostro mare. Creare quindi tanti quadranti geo-referenziati nei quali nei quali applicare forme di pesca diversificate e sperimentali questo per cercare di porre i problemi le tematiche del mare come momento comune e condivisibile.

Di non minore importanza da parte della Regione e’ stato il giungere alla creazione di un marchio, vera e propria denominazione di origine controllata, che rappresentasse di fronte ai cittadini le prerogative di qualità’, tipicità’ e rispetto ambientale del prodotto ittico emiliano romagnolo.

Duccio Campagnoli, Assessore Attività Produttive Regione Emilia-Romagna

C’è già, è pronto a disposizione di tutti i consumatori il nostro bel marchio di qualità del prodotto certificato Alto Adriatico che oramai è una realtà, ha aggregato alle principali aziende di pesca e di distribuzione e anche già molti ristoranti nella nostra regione che assicura che vi è il prodotto fresco dell’adriatico.

Il mondo della pesca e’ dunque un universo in continuo mutamento: in questa puntata di vista da vicino cercheremo di rappresentare tutti i settori in cui il sistema creato dalla Regione, sempre più’ coerente ed efficace, rivela la sua importanza per la crescita dell’intero paese.

Duccio Campagnoli, Assessore Attività Produttive Regione Emilia-Romagna

Bé la crisi porta grandi problemi ma porta anche lo stimolo a pensare e a ripensare il modo di produrre il modo di svilupparsi e anche il modo di consumare. E allora riscoprire le risorse che sono vicine a noi in terra e in mare, riscoprire il fatto che possiamo avere vicino a noi cose molto belle,utili per la salute può anche essere un modo di rilanciare un’economia; questo è sicuramente, per quello che riguarda cui in Emilia-Romagna, la grande economia del mare che significa pesca, che significa turismo, che significa agricoltura, che significa insomma cultura del buon vivere.  

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