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18 Dicembre 2009 | Archivio / Economia

La formazione per contrastare la crisi

A cura di Barbara Musiani

18 dicembre 2009

Intervista a Gianni

Inizia così il racconto di Gianni, uno dei lavoratori, oltre un milione e 200 mila, che dal 2000 ad oggi hanno colto l’opportunità di un corso di formazione cofinanziato dal FSE. Gianni oggi si occupa di efficienza energetica in un’altra azienda del comparto ceramico, ed è uno dei testimonial della campagna di comunicazione della Regione Emilia-Romagna, che ha deciso di utilizzare le storie vere delle persone che si sono riqualificate e hanno messo a frutto le loro capacità, le loro attitudini e hanno mantenuto il proprio lavoro o hanno trovato una nuova occupazione, o ancora, sono uscite dal precariato o sono entrate per la prima volta nel mercato del lavoro.

Intervista a Gianni

Il Fondo Sociale Europeo è il più importante strumento finanziario dell’Unione Europea per gli investimenti nel capitale umano. E l’Emilia-Romagna ha deciso di contrastare la crisi investendo sulle persone, sulle loro capacità, per ripartire proprio da loro, dalle loro realtà, dalle loro aspettative, dalla loro cultura del lavoro e del “fare impresa”.

Sentiamo perché dall’assessore regionale alla Formazione e al Lavoro Giovanni Sedioli.

Intervista a Giovanni Sedioli

Per questo la Regione con oltre 27 milioni di euro, ha avviato le misure previste dal Piano delle politiche attive per attraversare la crisi e mette in campo una pluralità di opportunità formative diversificate, capaci di rispondere alle differenti condizioni, esigenze, aspettative dei lavoratori. Si tratta di percorsi di aggiornamento, specializzazione, qualificazione e riqualificazione personalizzati, e sono rivolti ai lavoratori interessati da cassa integrazione o mobilità, per rafforzare le competenze delle persone e del sistema produttivo nel suo complesso quale strategia per salvaguardare l’occupazione.

Intervista a Giovanni Sedioli 

Tutti i lavoratori interessati dagli ammortizzatori sociali in deroga dovranno recarsi nel Centro per l’Impiego del proprio comune di residenza. I Centri per l’impiego hanno infatti il compito di individuare, attraverso un colloquio individuale, la formazione più adatta.
I corsi rientrano in due tipologie: i percorsi di aggiornamento e di specializzazione, e i percorsi di qualificazione.
I percorsi di aggiornamento e specializzazione sono corsi di 40 ore utili per poter aggiornare o specializzare la propria professionalità e svolgere meglio il ruolo in cui si sta già lavorando. In fase di prima attuazione, è disponibile un’offerta formativa di 1.189 percorsi per 7.134 lavoratori.  
I percorsi di qualificazione servono invece ad acquisire una nuova professionalità o a completare e formalizzare le competenze già possedute e a renderle riconoscibili, e pertanto più spendibili, nel mercato del lavoro. Per questo la Regione ha approvato un catalogo di percorsi anche individuali della durata compresa tra le 50 e le 300 ore che si riferiscono a 88 qualifiche professionali del repertorio regionale. Sono 393 i percorsi di questo tipo approvati che nelle diverse sedi di erogazione diventano 1.940 corsi sul territorio regionale. Un buono pasto giornaliero di 5 euro e 29 e il rimborso di 7 euro per il costo del trasporto per raggiungere la sede del corso servirà a minimizzare i costi connessi alla frequenza. Anche i collaboratori a progetto delle aziende in crisi potranno richiedere assegni formativi per accedere ai corsi presenti nel Catalogo regionale.

Brano corrente

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