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10 Marzo 2008 | Archivio / Economia

Fishing show

Pesca: a Bologna per la prima volta

Dall’8 all’11 febbraio Bologna ha ospitato per la prima volta il Fishing Show, il salone della pesca sportiva, organizzato dalla Federazione italiana produttori operatori articoli pesca sportiva, con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna e del Comune di Bologna. Quattro giorni  con circa 100 eventi  per conoscere tutti i segreti della pesca sportiva e le ultime novità. Al Fishing Show hanno partecipato oltre 100 aziende specializzate nella produzione di strumenti, attrezzature, equipaggiamenti e imbarcazioni. Si tratta di un settore importante per l’economia si calcola abbia un volume d’affari di circa 500 milioni di euro a livello italiano  con circa 20.000 addetti occupati. A questo si aggiunge tutto l’indotto derivante dalla pratica sportiva e turistica, di circa 1 milione e mezzo di pescatori sportivi. Per quanto riguarda la Regione Emilia-Romagna, qui ci sono oltre 70.000 licenze di pesca e un numero complessivo di appassionati ancora più ampio superiore ai 100.000, considerando i pescatori agonistici e le attività di oltre 300 laghetti di pesca sportiva.

Durante la fiera la regione ha presentato una pubblicazione che illustra “gli itinerari di pesca” in tutto il territorio regionale, dalla montagna al mare e ha consegnato il premio “Nonno Adriano”, per premiare la migliore iniziativa rivolta all’educazione e alla conoscenza della pesca tra i giovani. La Regione, da tre anni sostiene infatti,un’attività di formazione per i giovani delle scuole, tramite le associazioni sportive, che coinvolge circa 20.000 giovani l’anno.  Sono stati inoltre presentati i nuovi kit, realizzati dalla Regione, per la rilevazione immediata della condizione delle acque.


La Regione esercita funzioni e competenze, oltreché nella pesca marittima anche per la tutela delle acque interne, delle loro risorse ittiche e, quindi, si occupa della regolazione della pesca e della pesca sportiva. L’azione si svolge attraverso il Piano ittico regionale (Pir), e i piani provinciali che lo attuano.
Il Piano ittico regionale del 2006-2010 ha stanziato circa 2,5 milioni di euro per le funzioni delegate alle Province e ripopolamenti e 2 milioni di euro per i progetti finalizzati: interventi concreti per la tutela delle risorse e dell’ambiente, per promuovere l’associazionismo e un’unica economia sul territorio.

La Regione ha anche realizzato, come strumento del Piano, la Carta ittica regionale che classifica i bacini idrografici e i corsi dalle sorgenti montane al mare, e definisce le condizioni per la tutela ambientale e delle specie, e per la regolazione della pesca. Il nuovo Piano ittico prevede anche attività didattiche sulla tutela ambientale e la conoscenza delle pratiche di pesca responsabile, rivolte in particolare ai giovani e ai portatori di handicap. Si punta poi a far riscoprire al pescatore sportivo il mare. Per questo a breve saranno rese idonee alla pesca sportiva e alle attività subacquee, le due aree attrezzate con barriere sommerse (una di 16 ettari davanti a Ravenna e una di 8 ettari davanti a Cattolica) realizzate dalla Regione in collaborazione con le marinerie e le associazioni di pesca sportiva. In primavera e in autunno si terranno, infine, gare di pesca dalla spiaggia (surf casting) a Cervia e gare sui moli foranei.

A cura di Cinzia Leoni

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