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18 Gennaio 2012 | Archivio / Economia

Nuovo stabilimento per la multinazionale Kemet

Notizia positiva per l’economia locale: salvati i posti di lavoro e pianificato il futuro dell’azienda

A cura di Enzo Chiarullo

18 gennaio 2012

Il 2012 per le imprese dell’Emilia-Romagna comincia con una buona notizia: si tratta della cerimonia di posa della prima pietra per il nuovo stabilimento della multinazionale americana Kemet a Sasso Marconi.

A conclusione di un sofferto iter che vedeva tra le opzioni possibili il trasferimento di tutte le produzioni fuori dall’Italia, sindacati, proprietà ed Enti locali hanno trovato un accordo orientato a garantire il futuro della Kemet (ex-Arcotronics) in area bolognese, concentrando le attività dei tre stabilimenti esistenti (Monghidoro, Vergato e Sasso Marconi) in un’unica struttura a Sasso Marconi, appunto costruita ex-novo per ospitare i circa 700 lavoratori e consolidare il dipartimento di ricerca e sviluppo, ambito in cui possiamo prevedere di essere molto più competitivi rispetto al manifatturiero dove subiamo una concorrenza spietata da parte delle economie emergenti.

L’amministratore delegato della Kemet Peer Loof è dunque venuto in Emilia-Romagna per la posa della prima pietra, coinvolgendo nel suo discorso in primo luogo i lavoratori (tutti invitati con le rispettive famiglie a presenziare al simbolico evento) ai quali ha spiegato che l’azienda ha inteso investire 25 milioni di Euro nel nuovo stabilimento perché nel territorio e nell’ex-Arcotronics ha trovato competenza, dedizione e passione oltre che i presupposti per poter sviluppare il business internazionale, sfruttando appunto le potenzialità del distretto produttivo emiliano romagnolo, il know-how radicato, le sinergie tra imprese e università e la stretta collaborazione delle autorità locali (Arcotronics è presente sul territorio della prima collina bolognese esattamente da 50 anni).

Il comparto della componentistica elettronica e, in particolare, dei condensatori (core-business di Kemet) vive un momento di forte competizione con i Paesi dove il costo del lavoro è inferiore, ma richiede costanti investimenti in termini di ricerca per poter proporre sul mercato prodotti, in grado di rispondere alle esigenze di tecnologie sempre più sofisticate nei differenti ambiti di applicazione dell’elettronica.

I lavori sull’infrastruttura proseguiranno per i prossimi 24 mesi circa, prima di poter cominciare a predisporre la struttura per concentrare tutte le lavorazioni nel nuovo sito nell’area industriale di Pontecchio (a Sasso Marconi).

Con l’occasione abbiamo incontrato l’amministratore delegato di Kemet Italia Angelo Righi, l’assessore regionale Gian Carlo Muzzarelli, i sindaci di Vergato e Sasso Marconi (rispettivamente Sandra Focci e Stefano Mazzetti) e alcuni tra i lavoratori della Kemet presenti alla cerimonia.

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