9 ottobre 2009
Vecchi frigoriferi, condizionatori, lavatrici e lavastoviglie rotti. E poi tv, monitor, stampanti, cellulari, apparecchi illuminanti da buttare: sono tutti Raee, ovvero Rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, che vanno raccolti, smaltiti e riciclati. Un procedimento che in Emilia-Romagna ha portato nel 2008 a raccoglierne 4 chili per abitante, circa 17.000 tonnellate. Vicino alla media europea di 5 chili a testa e meglio di quella nazionale dei 2 chili scarsi. Inoltre, dai primi dati, emerge che nei primi sei mesi del 2009 la raccolta è triplicata. Questo grazie ai 352 centri di raccolta per un totale di popolazione servita pari al 99,5%. Sul sistema della raccolta dei Raee è stato fatto il punto in un convegno nazionale a Bologna organizzato da Confservizi, Federambiente e Regione Emilia-Romagna dal quale è emersa la necessità che il Governo approvi al più presto il decreto per dare attuazione alle norme nazionali e comunitarie sul sistema di raccolta dei Raee come spiegano Daniele Fortini, presidente di Federambiente, e Lino Zanichelli, assessore all’Ambiente della Regione Emilia-Romagna.
Intervista a Daniele Fortini, presidente di Federambiente
Intervista Lino Zanichelli, assessore all’Ambiente della Regione Emilia-Romagna
Una maggiore flessibilità che premi i territori virtuosi, anche per sviluppare il recupero di questi rifiuti e iniziative sociali come il progetto ‘Raee in carcere’. Ancora l’assessore Zanichelli.
Intervista Lino Zanichelli, assessore all’Ambiente della Regione Emilia-Romagna
Per il futuro altre due proposte avanzate al convegno da Fortini di Federambiente e da Graziano Cremonini, presidente di Confservizi.
Intervista a Daniele Fortini, presidente di Federambiente
Intervista a Graziano Cremonini, presidente di Confservizi