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8 Gennaio 2014 | Archivio / Economia

Sisma: finanziati investimenti produttivi per 705 imprese con 60 milioni di euro

L’impatto stimato nell’area sono oltre 1300 posti di lavoro in aggiunta ai circa 300 della prima fase

A cura di Cinzia Leoni

8 gennaio 2014

Continua l’attività di ricostruzione nelle aree colpite dal terremoto del 2012. Saranno finanziati investimenti produttivi per 705 imprese con 60 milioni di euro di fondi nazionali,mentre sono state assegnate risorse per attività di ricerca e crescono costantemente le cifre della ricostruzione registrate dai sistemi Mude e Sfinge.
Si tratta della seconda tranche di un bando regionale già chiuso e in finanziamento, che nella prima tornata aveva destinato risorse europee per circa 23 milioni di euro di cui hanno beneficiato 187 imprese.
Con questa seconda fase di sostegno, che esaurirà le imprese ammesse a finanziamento (in complesso sono 894 che con i complessivi 83 milioni di contributo attiveranno 280 milioni di investimenti), si stima un impatto nell’area che produrrà oltre 1300 posti di lavoro in aggiunta ai circa 300 della prima fase.

Il commento dell’assessore alle attività produttive Giancarlo Muzzarelli

Intervista Giancarlo Muzzarelli

Destinatarie dei fondi sono le piccole e medie imprese di tutti i settori, escluse quelle che operano nella lavorazione e prima commercializzazione di prodotti agricoli. Le tipologie d’investimento riguardano: ampliamenti della capacità produttiva, nuove localizzazioni produttive, riqualificazione degli spazi dedicati alla produzione e commercializzazione, innovazione e ammodernamento tecnologico dei prodotti o processi produttivi, compreso il miglioramento dell’efficienza energetica o ambientale.

Per le aree del sisma sono state assegnate anche risorse per attività di ricerca. Le proposte approvate sono tre. La più rilevante riguarda un programma di ricerca per l’avvio del Tecnopolo – laboratorio sui materiali innovativi per il biomedicale – che si insedierà a Mirandola nell’infrastruttura provvisoria localizzata all’interno del polo scolastico dove sono ospitati gli Istituti Galilei e Luosi. L’iniziativa, promossa e coordinata da Democenter, prevede oltre all’installazione di attrezzature tecnico scientifiche, l’impiego di 20 ricercatori a tempo pieno che opereranno sotto il coordinamento scientifico dell’Università di Modena e Reggio Emilia, in collaborazione con altri laboratori della rete e con due unità ospedaliere (Modena e Sant’Orsola Bologna). Il contributo riconosciuto è pari a 3 milioni e 825 mila euro, a fronte di 4 milioni e 250 mila euro di spesa prevista.

Le altre due proposte ammesse integrano programmi di ricerca della piattaforma edilizia e costruzioni e riguardano attività di ricerca sperimentale relativa alle tecnologie anti-sismiche per la ricostruzione, sia in ambito industriale che civile e delle infrastrutture. E’ previsto il coinvolgimento di 12 ricercatori e la sperimentazione dei risultati entro giugno 2015. Il contributo previsto per ciascuna delle due iniziative, promosse rispettivamente dal Centro Interdipartimentale dell’Università di Bologna e dal Consorzio Ricos sempre di Bologna, è pari a 405 mila euro a fronte di una spesa prevista di 450 mila euro.

Per quanto riguarda i dati delle due  piattaforme regionali Mude e Sfinge, sono 2.270 le ordinanze emesse presso gli istituti bancari per il pagamento dei contributi per  riparare le abitazioni.  Le ordinanze hanno raggiunto un importo di circa 294 milioni di euro: le unità abitative coinvolte nelle pratiche accettate ammontano a quasi 10 mila, per un totale di oltre 15 mila abitanti interessati.
Per quanto riguarda le imprese le richieste di contributo, registrate dal sistema telematico Sfinge, sono 729, equivalenti a  679 milioni e 400 mila euro. Ben 260 sono i decreti di concessione del contributo approvati (per 124,5 milioni euro, di cui 43 milioni in liquidazione).
Sono oggi 461 per un ammontare complessivo di 22 milioni e mezzo di euro, le richieste sul fondo Inail (prima e seconda finestra di domande), riguardanti le imprese  con carenze strutturali nei capannoni e per le quali occorre intervenire per aumentarne la sicurezza.

 

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