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30 Novembre 2012 | Archivio / Economia

Terremoto: primo bilancio a sei mesi dal sisma

A cura di Cinzia Leoni e Paolo Rambaldi

30 novembre 2012

Positivo il bilancio a sei mesi dal terremoto che ha colpito l’Emilia il 20 e il 29 maggio 2012 Il Presidente della Regione Emilia-Romagna e Commissario delegato alla ricostruzione Vasco Errani, ha illustrato nei giorni scorsi gli interventi realizzati in questi mesi, i programmi e le prospettive. “Che siamo fuori dalla fase di emergenza mi sembra un fatto oggettivo – ha riferito Errani  –  Ora occorre accelerare sulla ricostruzione, poiché la crescita di questo territorio è fondamentale per sostenere la ripresa economica dell’intero Paese”. 

Errani ha riferito che sono stati chiusi tutti i campi tenda e sono stati attivati i provvedimenti per la riparazione dei danni alle abitazioni con il contributo dell’80%, intanto 14 mila famiglie hanno ottenuto il Contributo di autonoma sistemazione per pagare l’affitto. Per le imprese è stata avviata la procedura per finanziare, a fondo perduto, l’80% dei costi di riparazione, ripristino, miglioramento sismico, ricostruzione di immobili, ma anche per la riparazione e l’acquisto di macchinari e la ricostituzione di scorte distrutte o danneggiate.Il Governo ha stanziato nove miliardi per case e imprese e 6 miliardi per la proroga delle tasse.

Per permettere l’avvio dell’anno scolastico entro settembre, come previsto dal calendario regionale, una delle sfide più importanti è stata quella di far tornare a scuola tutti i ragazzi il 17 settembre, anche se con soluzioni temporanee e modalità didattiche diversificate. A metà novembre però tutti i 18 mila ragazzi sono stati reinseriti in strutture sicure e di qualità.

Entro la metà di dicembre sarà ultimando il piano per il completamento definitivo delle opere provvisionali nei Comuni colpiti dal sisma. Nei prossimi giorni sarà emanata un’ordinanza per l’assegnazione dei contributi per edifici e unità immobiliari a uso abitativo che abbiano subito gravi danni, i cosiddetti immobili classificati ‘E pesanti’.Tra le prossime ordinanze anche quella relativa all’assegnazione dei prefabbricati abitativi rimovibili sia per gli ambiti urbani (poco meno di 800) che rurali (circa 170).

Tante sono state le donazioni: 14 milioni di euro arrivano dagli Sms solidali per 38 progetti di altrettanti comuni, mentre un milione e mezzo di euro, del concerto al Dall’ara, sono destinati per la ristrutturazione degli ospedali di Carpi e Mirandola;  4 milioni di euro dal concerto al Campovolo e destinati alla ricostruzione di istituti scolastici mentre oltre 10 milioni di euro sono stati donati sul conto corrente della Regione che sono destinati ad una ventina di interventi nei territori più colpiti. 

Cosa ha significato il terremoto per l’Emilia
In Emilia il terremoto del maggio scorso ha segnato uno dei momenti più drammatici della storia recente dell’Emilia-Romagna: 27 le vittime, 350 i feriti, 16 mila gli sfollati e circa 40 mila gli edifici controllati. Quattro province interessate (Bologna, Ferrara, Modena e Reggio Emilia), 550 mila le persone coinvolte. E poi i danni, ingentissimi: 30 mila le abitazioni dichiarate inagibili; 450 le scuole danneggiate o impraticabili; 782 gli edifici di culto lesionati; evacuati gli ospedali di Mirandola, Carpi, Finale Emilia e Bondeno; 12 i teatri lesi gravemente. La stima complessiva dei danni ammonta ad oltre 12 miliardi di euro. Solo la stima dei danni diretti al patrimonio culturale  supera i 2 miliardi di euro e riguarda circa 2.100 strutture. Il terremoto ha colpito una delle aree produttive più importanti del Paese, con un alto tasso di occupazione. Nella zona del cratere si produce l’1,8% del Pil nazionale e il terremoto ha costretto alla cassa integrazione circa 40 mila lavoratori di migliaia di  aziende. 

“Dalla tragedia usciremo più forti – ha detto Errani –  Finita la ricostruzione, ci presenteremo al mondo meglio di prima. Da una grande tragedia, puo’ nascere un’ occasione per una grande qualificazione dal punto di vista sismico, ambientale, energetico, della ricerca, della produzione e del lavoro».

Tutte le informazioni sul sito Dopo il terremoto.

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