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27 Agosto 2008 | Eventi live

Ravenna Festival:il concerto-spettacolo “Uomini in frac”

Omaggio a Domenico Modugno realizzato da Peppe Servillo e Furio Di Castri

A cura di Cinzia Leoni

27 agosto 2008

Riprendiamo il nostro discorso con il Ravenna Festival, discostandoci per un attimo dal filo conduttore  della donna  con lo spettacolo Uomini in frac che potrete ascoltare tra poco.

Apparentemente distanti, jazz e canzone popolare italiana sono invece perfettamente conciliabili. È quello che hanno scoperto Peppe Servillo (storica voce degli Avion Travel) e Furio Di Castri dando vita al progetto “Uomini in frac”, concerto-spettacolo dedicato a Domenico Modugno e al suo ruolo di innovatore della canzone italiana. Proprio la sintesi tra tradizione e novità ha prodotto, nel repertorio di Modugno, autentici classici, da “Nel blu dipinto di blu” (più conosciuta come “Volare”, ad “Addio, addio”, fino appunto a “L’uomo in frac”.

La loro versione jazz non costituisce dunque un tradimento, ma il risultato di una frequentazione affettuosa, e quindi un atto d’amore. Sulla scena, ai ritmi della rivisitazione jazz delle canzoni più conosciute del grande autore-interprete, Peppe Servillo e un gruppo di straordinari musicisti danno corpo e fiato ad un’idea nata circa un anno e mezzo fa, e che fin dal primo momento ha acceso emozioni all’interno del gruppo.

Una vera e propria “dream band”, quella assemblata da Servillo e Di Castri, con la presenza di musicisti che rappresentano il meglio del jazz italiano: lo stesso Di Castri, contrabbassista, ha suonato con i maggiori jazzmen dell’ultimo trentennio, realizzando decine di album come leader di formazioni diverse e come sideman dei maggiori solisti; e poi la solida chitarra di Fausto Mesolella, anch’egli bel nucleo storico degli Avion Travel, la tromba modernissima e geniale di Fabrizio Bosso, le ance di Javier Girotto, tra melodia e Sud America. E ancora il pianoforte di Rita Marcotulli, voluto da Billy Cobham prima e dal gotha del jazz internazionale poi, la ritmica ricca della batteria di Cristiano Calcagnile, il mandolino antico di Mimmo Epifani, le percussioni di Mimì Ciaramella.

Gli “Uomini in frac” ci invitano a seguire le piste inesplorate del continente Modugno, i colori esotici, gli echi delle bande, gli accenti folk: “Pasqualino marajà” si mischierà allora con l’Art Ensemble of Chicago, “Lu minatori” con Duke Ellington, “Vecchio frac” con Leonard Coen. Le più belle canzoni di Modugno saranno reinterpretate nel segno della sua diversa e nuova sensibilità musicale.

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