Salta al contenuto principale
4 Novembre 2008 | Eventi live

Ravenna Jazz 2008

Tre giorni di grande musica con grandi interpreti della scena internazionale

A cura di Cinzia Leoni

4 novembre 2008

Cari ascoltatori si è appena concluso il 27 ottobre il Ravenna jazz, il festival più antico di Italia nel suo genere, giunto quest’anno alla 35° edizione. Organizzato come di consueto da Jazz Network e dall’assessorato alla Cultura del Comune di Ravenna, in collaborazione con l’assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna e il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, “Ravenna Jazz 2008” ha saputo regalare momenti musicali di grande livello artistico, fra prime italiane ed europee e produzioni originali. E questo a cominciare dalla prima serata che ha visto la prima produzione originale realizzata da Michael Riesseler, sassofonista e clarinettista tedesco, accompagnato dall’armonicista statunitense Howard Levy,affiancati dalla pianista Rita Marcotulli nella prima parte dello spettacolo e poi in seconda serata Richard Galliano il più illustre dei fisarmonicisti attualmente sulle scene, considerato l’erede di Astor Piazzolla. Interpreti che abbiamo avuto il piacere di intervistare prima dello spettacolo.

Rita Marco Tulli di cui state ascoltando il brano in sottofondo, è nata a Roma e si è innamorata del pianoforte da bambina all’età di 5 anni. E’ un’elegante pinanista, dalla grana melodica e dalla voce strumentale molto esclusiva. Rita Marco Tulli si è avvicinata alla musica brasiliana per poi approdare definitivamente all’estetica del jazz intorno ai venti anni. Nei primi anni ’80 è presente sulla scena romana allora assai fervida, quella che attorno a pochi e fortunati locali coltivava i grandi musicisti che oggi conducono il jazz italiano. Sono gli anni dei concerti a fianco di Chet Baker, Steve Grossman, Peter Erskine, Joe Henderson, Joe Lovano, Charlie Mariano, Tony Oxley, Richard Galliano, Enrico Rava, Aldo Romano, Bob Moses, Andy Sheppard e molti altri.

Nel 1986 Rita marco Tulli lascia l’Italia per la Svezia, esperienza durata sei lunghi anni e che ha rappresentato una chiave di volta nella corsa musicale della pianista e compositrice per un duplice aspetto. Dal punto di vista stilistico la ricerca della contabilità della melodia e certo amore per una musica di tipo evocativo e non solo ipertecnica, ne marcano profondamente la carriera. Dal punto di vista della notorietà e delle esperienze, nel 1987 viene votata come “Miglior nuovo talento italiano” dell’anno nel prestigioso referendum indetto dalla rivista Musica Jazz fra la critica specializzata e l’anno seguente viene chiamata da Billy Cobham per le sue formazioni. Ma sentiamo da lei com’è andata…

Intervista Rita Marcotulli

Dicevamo grandi musicisti a questa edizione di Ravenna Jazz come Michael Riesseler, sassofonista e clarinettista tedesco, nato a Ulm nel ’57. Riessler inizia la carriera facendosi un’alta reputazione nel campo della musica contemporanea, collaborando con Mauricio Kagel, Vinko Globokar, John Cage, Steve Reich, Stockhausen. Ma al tempo stesso si esibisce sia come solista, sia al fianco di personalità quali David Byrne, Carla Bley, Michael Gibbs.

La sua inesauribile voglia di contaminazione e ricerca a frangere le barriere temporali, lo ha portato a comporre lavori come “Ahi vita” è un progetto unico e originale nel quale l’autore, Michael Riessler, conduce accostando due mondi unici costituiti da lamenti originali del Rinascimento e primo-Barocco (Monteverdi e Gesualdo da Venosa) che dialogano con i nuovi brani composti dall’artista.
L’approccio al jazz e alla musica improvvisata avviene a Parigi, nel 1978, con l’ensemble Musique Vivant.  Ma sentiamo l’artista…

Intervista a Michael Riessler

State ascoltando Bonjour  un brano molto vivace di Richard Galliano, com’è del resto la personalità di questo grande musicista francese, nato a Cannes nel 1950, e di origine italiana. Anche lui come Rita Marco Tulli ha cominciato da bambino ad avvicinarsi alla musica suonano il pianoforte e la fisarmonica con il padre, Lucien Galliano, anch’egli musicista.  Nella sua vita ha ricevuto numerosi premi, nel 68 è stato anche premiato dall’allora presidente della Repubblica Francese Charles de Gaulles. Nel 1983, Astor Piazzolla  lo invitò a fare la parte solo del primo bandoneone alla Comédie Française in « Sogno di una notte d’ estate » di William Shakespeare la cui musica è scritta da Astor Piazzolla e la messa in scena realizzata da Jorge Lavelli.
È l’ inizio di una grande amicizia tra i due musicisti che durerà fino alla morte di Astor Piazzolla nel 1992. Nel 1991, Richard Galliano crea la « new musette » e ne fa un disco accompagnato da Philip Catherine (chitarra), Pierre Michelot (contrabasso) e Aldo Romano (batteria) per la Label bleu. Nel 1993 riceve dall’ Accademia del jazz francese il premio Django Reinhardt nella categoria migliore musicista jazz dell’ anno. Molte le sue pubblicazioni  poi nel 2003, dieci anni dopo la scomparsa di Astor Piazzolla, viene registrato dal vivo« Piazzolla Forever » un disco in omaggio al grande musicista.  Ma sentiamo Galliano….

Intervista Lucien Galliano

Il brano che state ascoltando è Love day , che dà il titolo all’ultima fatica di Richard Galliano.

Concludiamo la nostra incursione nel Ravenna Jazz con alcuni brani del concerto di Fabrizio Bosso. Giovanissimo, all’età di 5 anni ha iniziato a suonare la tromba.
A 15 era già diplomato al conservatorio G. Verdi di Torino. Coltivando di continuo gli interessi per la musica di estrazione colta si è accostato al jazz. Un richiamo forte, suadente, a cui il torinese non ha saputo reagire. Tecnicamente impeccabile, ciò che più colpisce di Fabrizio Bosso è la creazione di una grafia personale, in cui il colore e la dinamica del suono non sono mai scontati, il senso dello swing è spinto agli eccessi, la tensione creativa è costante anche nell’interpretazione di standard. Oltre ad aver svolto attività concertistica sotto la direzione di George Russell, Mike Gibbs, Kenny Wheeler, Dave Liebman, Carla Bley e Steve Coleman, è stato ultimamente reclutato da Charlie Haden per alcune tappe del tour promozionale del nuovo album della Liberation Music Orchestra. Nel 1999  è stato votato come “Miglior Nuovo Talento” del jazz italiano dal referendum della rivista Musica Jazz. Ha fondato assieme a Scannapieco, gli High Five, ha suonato in duo con Rossano Sportiello in un omaggio ad Armstrong, in trio con D’Andrea e Petrella, nel suo quartetto. Fortunata anche la collaborazione al fianco di artisti confinanti con l’estetica jazz come Sergio Cammariere e Nicola Conte.
Questa sera in differita su www.magazzini-sonori.it  potrete ascoltare il concerto di Fabrizio Bosso, con  la partecipazione di Diane Reeves.

Vi lascio al suo brano….

Brano corrente

Brano corrente

Playlist

Programmi