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20 Novembre 2008 | Eventi live

Stagione concertistica “Nuove atmosfere” della Filarmonica Toscanini

4° programma musiche di Mozart e Vivaldi

A cura di Cinzia Leoni

20 novembre 2008

Cari ascoltatori torniamo a proporvi la stagione concertistica Nuove Atmosfere  realizzata dalla Filarmonica Toscanini nel 2007. Questo concerto è stato registrato dal vivo il 15 aprile 2007 nella sala delle feste di Palazzo Marchi, il settecentesco edificio di Parma sede della Fondazione Toscanini . In questa occasione gli Archi della Toscanini, guidati dal violino solista Mihaela Costea, hanno eseguito un programma di grande popolarità che comprende autentici capolavori del repertorio per orchestra d’archi. Il concerto, che ascolterete tra poco sarà aperto dal Divertimento n. 1 in re maggiore K136 di Wolfang Amadeus Mozart.

Fu a Salisburgo che vennero composti, nei primi mesi del 1772, i tre Divertimenti K.136, 137 e 138 per archi. Concepiti compositore, appena sedicenne, come Quartetti, ma da sempre – per inveterata abitudine – affidati a un complesso orchestrale cameristico, essi appaiono strutturati in tre movimenti secondo le maniere italiane tipiche della cosiddetta “Sinfonia avanti l’opera” e così pure del Concerto. Tali composizioni rivelano inoltre la “dipendenza dalla struttura della Sonata a tre barocca e dal modello di Sammartini”, e la mancanza di uno o due minuetti le rende assai più simili alla tipologia della Sinfonia per soli archi che non a quella del Divertimento, nonostante tale titolazione sia indicata nella partitura. Quanto alla genesi dei tre Divertimenti è possibile che Mozart li abbia composti “per precauzione”, vale a dire per poter disporre di materiale nuovo in prospettiva di una eventuale esecuzione durante l’ultimo viaggio in Italia: quello ch’egli intraprese nell’autunno del 1772 per la rappresentazione milanese del Lucio Silla.

All’epoca la parola divertimento, così come quelle serenata o notturno, era usato da molti musicisti in riferimento a pezzi composti per una specifica occasione come un compleanno, un matrimonio, un fidanzamento o altri momenti simili. Questi brani potevano essere eseguiti quindi in giardino d’estate o in una sala da banchetti in autunno o inverno. In Austria, ad esempio, il termine era – all’epoca di Mozart – comune in riferimento a pezzi di musica da camera  e non definiva una categoria musicale.

Il Divertimento K. 136 è in tre movimenti. Il primo, Allegro, è un pezzo virtuosistico per i violini che portano avanti un dialogo simile a quelli che si trova nei concertanti che presentano due gruppi solistici. Il lento e grazioso secondo movimento, Andante, che è il più “italiano” dei tre, è eloquente e sensuale. L’ultimo, un movimento veloce, Presto, porta chiaro il riferimento ad un lavoro che il giovane Mozart aveva studiato in Italia, l’Arte della Fuga del bolognese Giovanni B. Martini.

La seconda parte del concerto è costituita dalla celeberrima opera di Antonio Vivaldi Le Quattro Stagioni. Questa denominazione comprende i primi quattro tra i dodici brani per violino solista e orchestra d’archi che costituiscono la raccolta Il cimento dell’armonia dell’invenzione op.8 pubblicata nel 1725 e dedicata al conte di Morzin. Tuttavia questa raccolta dei dodici concerti che formano Il Cimento, pubblicata la prima volta ad Amsterdam presso Le Cène e dedicata al conte Wenzel von Morzin (cugino del futuro protettore di Haydn), deve la sua straordinaria popolarità ai primi quattro concerti, dedicati ciascuno a una delle quattro stagioni. Nella prefazione, Vivaldi stesso notava che molto tempo prima dell’anno di pubblicazione, il conte Morzin aveva ascoltato “con benevolenza” questi concerti, a conferma della grande celebrità di cui già allora godevano, soprattutto La Primavera. In questi concerti, notevole è l’uso strumentale e coloristico che Vivaldi fa degli archi. La sua ingegnosità nell’inventare nuovi timbri, e nuovi accostamenti, sembra non avere limiti. Tutte le tecniche d’arco sono presenti: gli energici unisoni per la tempesta, la sordina per gli uccelli, il contrasto frequente tra arco e pizzicato, le corde pizzicate. I sonetti che introducono i singoli concerti sono di autore ignoto e furono composti verosimilmente in un periodo successivo, con l’intento di fissare le immagini descritte da Vivaldi attraverso la musica. I componenti del complesso d’archi della Filarmonica Toscanini sono i Violini primi Jasenka Tomic, Federica Vercalli, Chiara Serati, Luca Talignani, i Violini secondi Julia Geller, Lavinia Tassinari, Massimo Arcieri, le Viole Fabio Verdelli, Diego Spagnoli, il Violoncello Diana Cahanescu, il  Contrabbasso Agide Bandini.

Prima di lasciarvi all’ascolto sentiamo un commento su questo programma da parte di Mihaela Costea violino solista che guida gli archi durante il concerto.

Intervista Mihaela Costea

Bene ascoltiamo ora il Divertimento n. 1 in re maggiore K136 di Wolfang Amadeus Mozart Divertimento n.2 in re maggiore K136  e di A. Vivaldi, Le Quattro Stagioni da Il cimento dell’armonia e dell’invenzione.

Brano corrente

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