Sostenere e contribuire al buono stato dei beni artistici del nostro territorio è un modo per contribuire alla crescita del Paese ed è sempre più facile con L’art Bonus: uno strumento istituito un anno fa dal ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini, che garantisce uno sgravio fiscale fino al 65% sulle donazioni di privati a sostegno dei beni artistici e culturali o per la loro promozione. Donazioni più che mai necessarie per sostenere i teatri, le loro programmazioni, i beni artistici da restaurare, come la celebre statua del Nettuno, cioè istituzioni e opere che fanno parte dell’identità di una città, della loro storia, e quindi la storia di tutti i cittadini. E che, in questi anni di scarsità di risorse pubbliche, hanno bisogno anche del contributo privato per tornare al loro splendore.
Se ne è parlato in riferimento al mondo della lirica, nel corso dell’incontro che si è tenuto l’11 gennaio scorso al Teatro Comunale di Bologna alla presenza del Ministro Franceschini, dell’assessore regionale alla cultura Massimo Mezzetti, del sindaco Virginio Merola , e dei presidenti delle più importanti fondazioni bolognesi. L’ospite di casa il sovrintendente Nicola Sani ha sottolineato la necessità di mettere in campo progetti sostenibili, condivisi tra settore pubblico e privato, ma adeguati al valore della struttura produttiva del teatro che ha i suoi costi. Anche la risistemazione di alcune parti dell’edificio rientra nella volontà di creare un teatro di innovazione per tutto il territorio. Il ministro Franceschini ha riferito che nel 2015 il Teatro Comunale ha avuto dal Fus oltre 10 milioni, più i contributi di 14 milioni dalla legge Bray a testimonianza della consapevolezza da parte del Governo del valore della lirica nel mondo. A questi contributi si aggiungono anche quelli di Regione Emilia-Romagna (3 milioni) e Comune di Bologna (2,2 milioni), mentre dai privati sono giunti un milione e 240 mila euro. Ma le difficoltà per un bilancio in pari persistono e si pone il tema della riduzione dei costi, anche tramite la ricollocazione del personale.
“E’ quindi sempre più necessario fare squadra , tra risorse pubbliche e private, con una gestione dinamica e virtuosa , realizzando coproduzioni e mettendo in campo capacità di reperimento di fondi dall’esterno” – come indica Il ministro Franceschini.
Nel 2015 sono stati 57 i milioni raccolti da 1426 soggetti. “Ma si può fare di più” e il ministro Franceschini è convinto che ci sarà quest’anno “un’esplosione delle donazioni”.
Secondo l’assessore regionale Mezzetti si dovrebbe fare un ulteriore passo avanti estendendo l’Art Bonus anche alle imprese culturali che in Emilia-Romagna Valgono il 5% del pil.
Intervista Massimo Mezzetti