Ogni cucina in cui si è lavorato, ogni pietanza preparata, sia essa per un’occasione speciale o un piatto della cucina quotidiana, lascia segni, profumi, ricordi, sapori e storie che restano vivi nel tempo e impressi nella memoria come parte di noi. E si tramandano, spesso per via tutta femminile attraverso le generazioni familiari. Ma il cibo è ancora di più, è simbolo e elemento identitario che si trasferisce nella relazione con l’altro. E’ potere, è nutrimento, è dono, è il nostro legame profondo con la Madre Terra. Ed è’ anche fatica.
Quello che il concorso Le donne nella storia del cibo vi chiede è di raccontare una storia, la vostra, che parli della vostra relazione speciale con il cibo, di sapori e ricordi con una sensibilità tutta al femminile, con ironia e leggerezza, utilizzando il linguaggio artistico che vi è più proprio: narrativa, poesia, teatro, video o fotografia.
Il concorso, giunto alla sedicesima edizione, è promosso dal Gruppo di Lettura San Vitale, con il patrocinio di Regione Emilia-Romagna,Provincia di Bologna e Quartiere San Vitale, Comune di Bologna, Commissione delle Elette del Comune di Bologna.
Racconta di questa iniziativa Maria Rosa Damiani, presidente del Gruppo di lettura San Vitale, intervistata da Cinzia Leoni.
Intervista Maria Rosa Damiani
Al concorso possono partecipare donne di qualsiasi età e nazionalità. Tutti i materiali presentati devono essere inediti e presentati entro il 30 ottobre. I testi premiati o segnalati saranno pubblicati in un’antologia in occasione della premiazione ufficiale che si terrà il 18 dicembre a Bologna, nella Cappella Sala Farnese. Ma non finisce qui, i testi saranno presentati anche in una conferenza spettacolo all’interno della rassegna Mob del quartiere San Vitale.
Tutte le informazioni in dettaglio sulle modalità di partecipazione sono sul sito www.gruppodiletturasanvitale.it
