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8 Marzo 2012 | Eventi

Donne: più istruite, meno occupate

L’impegno della Regione contro gli stereotipi di genere

A cura di Chiara Vergano

8 marzo 2012

Ventitré ore e 16 minuti contro 6 ore e 46. E’ il tempo che mediamente in una settimana le donne dedicano rispetto agli uomini al lavoro di cura in Emilia-Romagna. Donne: sono sempre loro a primeggiare a scuola, tant’è che nella fascia tra i 30 e i 34 anni le laureate in regione sono il 26,9%, con oltre 10 punti percentuali in più rispetto ai coetanei. Anche prima, nella scuola secondaria di secondo grado, le ragazze rappresentano il 96,4%, superando così i ragazzi di quasi 3 punti percentuali. Eppure, nonostante i successi scolastici, le donne finiscono per coprire in genere posizioni professionali meno prestigiose e remunerative.

Continuano a esserci mestieri tradizionalmente femminili e tradizionalmente maschili. Basta pensare che in settori quali l’istruzione, la sanità e i servizi sociali le donne rappresentano oltre il 77% degli addetti, nei servizi pubblici e alle persone quasi il 70%, mentre nel campo delle costruzioni e in quello dei trasporti e comunicazioni restano al di sotto rispettivamente del 7,9% e del 22,1%.

I numeri relativi ai ruoli professionali indicano che c’è ancora una profonda disparità: i dirigenti, i lavoratori in proprio e gli imprenditori sono per la stragrande maggioranza uomini (oltre il 70%), mentre i lavoratori a domicilio risultano essere nel 92,3% dei casi donne, e le impiegate superano il 60%. Nel complesso, in regione è occupato il 59,9% delle donne fra i 15 e i 64 anni, mentre fra gli uomini della stessa fascia d’età la percentuale sale al 74,9%.

Sono alcuni dei dati raccolti e presentati nel volume Chi dice donna…, realizzato dal Servizio Controllo Strategico e Statistica della Regione in occasione dell’8 marzo. Attraverso la rielaborazione di rilevazioni Istat, Eurostat e del Miur, viene così fatto il punto sulla lotta agli stereotipi di genere soprattutto fra i giovani in Emilia-Romagna, partendo dagli studi e arrivando alle condizioni del lavoro fuori e dentro casa.

Chi dice donna… si inserisce nel ricco mosaico di contenuti offerti dal sito regionale sulle pari opportunità Alla pari che, nella nuova versione, vuole diventare anche un luogo virtuale di aggregazione e confronto – principalmente per studenti, insegnanti e operatori, donne e uomini – per promuovere un cambiamento culturale proprio a partire dalle giovani generazioni.

La parola a Donatella Bortolazzi, assessore alle Pari opportunità della Regione Emilia-Romagna.

Intervista a Donatella Bortolazzi

Le iniziative per l’8 marzo in Emilia-Romagna

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