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3 Maggio 2016 | Eventi

La follia secondo i Classici

Alla quindicesima edizione l’appuntamento in Santa Lucia

A cura di Valeria Cicala

Care ascoltatrici, cari ascoltatori, torna, alla sua quindicesima edizione, sempre molto attesa I Classici. Il ciclo di letture e lezioni che si tiene a Bologna, nell’Aula Magna di Santa Lucia dell’Università, in via Castiglione, 36.

Il tema di quest’anno è Follia: ciò che è per noi più oscuro e conturbante, ciò che mina il benessere dell’anima e la coerenza della ragione.

Ad aprire alle ore 21 del 5 maggio, il primo dei quattro giovedì, sarà il professor Ivano Dionigi che ha creato questo imperdibile appuntamento con il Centro Studi “La permanenza del Classico” da lui diretto. Ancora una gli volta studiosi e artisti coinvolti interrogano il nostro presente, attraverso i grandi testi dell’antichità greca, romana ed ebraico cristiana.

La prima serata ha per titolo “Furor et amor” e ne è protagonista “La Natura” di Lucrezio, con il commento di Ivano Dionigi, che all’eterodosso poeta latino ha consacrato molti anni e molti studi. Le letture saranno affidate all’interpretazione di una grande protagonista del nostro teatro e del nostro cinema, Anna Bonaiuto, e saranno scandite dagli interventi musicali al pianoforte del Maestro Giuseppe Fausto Modugno.

L’intero percorso ci propone l’approccio del mondo classico con un fenomeno, la follia che èuno stato di anormalità, certo, ma non un fenomeno univoco da isolare e rimuovere: lo evidenziano i quattro percorsi che vengono proposti, dal VII sec. a.C. alle soglie della modernità. 

Lucrezio, l’apostolo della ragione, individua in quelli che per noi sono l’istinto più naturale e il sentimento più elevato fenomeni contro natura, fonti di un’angoscia straziante e cause di quel “furor” che, secondo san Girolamo, avrebbe indotto il poeta al suicidio. 

Sofocle narra che Aiace, simbolo del valore, non reggendo l’umiliazione di vedersi posposto a Ulisse, simbolo dell’astuzia, nella solitudine assoluta impazzisce e si suicida. Dopo il commento di un grande filosofo dei nostri giorni, Salvatore Natoli, daranno voce alle parole sofoclee, in forma di reading-spettacolo, due straordinari interpreti quali Laura Marinoni e Massimo Popolizio, affiancati dai giovani e già affermati talenti Giulio Maria Corso, Giuseppe Lanino e Mario Pirrello.

Il profeta ebraico e poi cristiano- isolato, calunniato e perseguitato – la cui voce autentica e assoluta minaccia la catastrofe, denuncia le ingiustizie, annuncia l’utopia, è al centro del terzo incontro. Brani profetici, tratti dall’Antico e dal Nuovo Testamento,commentati daGabriella Caramore, avrannol’intensa interpretazione dello sperimentato ensemble delle “MitiPretese”.

L’Umanesimo, con l’Alberti (e poi con Erasmo), riconosce la follia come realtà diffusa, da cui nessuno è esente, a cominciare dagli dei. Nell’ultimo incontro il “Momo” di Leon Battista Alberti sarà riletto da un protagonista delle serate di maggio, laureato ad honorem dell’Alma Mater, Massimo Cacciari, e rappresentato in una versione spettacolare con drammaturgia di Lino Guanciale, regia di Claudio Longhi.

Gli incontri avranno luogo, come d’abitudine, ogni giovedì di maggio (5, 12, 19, 26 maggio), alle ore 21, nell’Aula Magna di Santa Lucia e nella contigua Aula Absidale videocollegata.

L’ingresso alle quattro serate è a inviti. Gli inviti potranno essere ritirati, fino ad esaurimento, il martedì precedente ciascuna rappresentazione, dalle ore 17 alle ore 19, presso il Centro Studi “La permanenza del Classico”, in via Zamboni, 32. Tutti gli incontri saranno inoltre visibili in diretta streaming sul sito del Centro Studi “La permanenza del Classico”.

Un saluto da Valeria Cicala.

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