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24 Febbraio 2016 | Eventi

I fuochi salutano l’inverno

Una tradizione contadina rivive in Romagna

A cura di Valeria Cicala

Cari ascoltatori, si sta per avviare una festa che ha radici profonde nel mondo contadino, che è in simbiosi con la terra e con i suoi frutti e che conserva ancora quella magia, quel sentimento tra il sacro e la superstizione che sempre connota le feste che portano con sé qualcosa di ancestrale.

Ci riferiamo a “Lòm a Merz”, ” Fuochi di marzo” affascinante tradizione popolare contadina, festa itinerante che si svolgerà anche quest’anno in Romagna da lunedì 27 febbraio a sabato 3 marzo.

C’è una forte ritualità e un percorso di rinnovamento che propizia una buona stagione, la primavera, e generosi raccolti nei fuochi che si accendevano in campagna e nei borghi sul finir dell’inverno. Il fuoco purifica e porta vigore, dopo il letargo invernale la natura si risveglia in tutti i sensi, il fuoco è anche il calore e la luce del sole che tornerà a irradiare i campi.

Il fuoco è forza ma è anche omaggio alle divinità. Il mondo agricolo pagano era attento a tutto ciò che propiziava la fertilità della terra e queste tradizioni si sono sempre rinnovate e riproposte in tutte le culture.

Nella ritrovata attenzione alla campagna, alla dimensione del lavoro agricolo e ai suoi tempi “I fuochi di marzo (fuochi, focarine e focaracce) costituiscono una serie di eventi che riportano a quei fuochi che si vedevano fino agli anni Trenta nelle campagne e nei piccoli centri della Romagna e che costituivano un fondamentale rito del mondo contadino.

Si deve soprattutto all’associazione “Il Lavoro dei Contadini”, se è maturato il desiderio di riprendere questa antica tradizione, attraverso momenti conviviali e magici al tempo stesso, nei comuni e nei territori della Romagna rurale.

Da Argenta a Bagnacavallo, passando per Brisighella, Casola Valsenio, Faenza, Imola, Modigliana, Ravenna (Gambellara, San Pietro in Campiano, Sant’Alberto, Savarna), fino ad arrivare a Riolo Terme e Russi: da lunedì 27 febbraio a sabato 3 marzo prenderanno quindi vita i “Lòm a Merz”, all’interno delle aie delle case contadine.

Un calendario ricco di 40 appuntamenti che offrirà a tutti la possibilità di riscoprire antiche usanze, cibi contadini, il dialetto, la musica popolare e la sapienza degli artigiani. Nei campi, all’imbrunire, vicino alle case di campagna, come tradizione impone, verranno accesi dei grandi falò attorno ai quali prenderanno vita iniziative e incontri sulla tradizione e la cultura contadina romagnola. Il tutto arricchito da balli, spettacoli, mostre degli attrezzi della civiltà contadina e i mestieri “scomparsi”, mentre sarà possibile degustare vini e cibi della prelibata enogastronomia locale.

Il fulcro della manifestazione sarà Villanova di Bagnacavallo, dove alle 20 del 2 marzo, sulla sommità arginale sinistra del fiume Lamone, nei pressi del Ponte della Pace, si farà festa attorno al fuoco con vin brulè e dolci tipici. In quella stessa ora, i paesi lungo la valle del Lamone si coordineranno per l’accensione contemporanea delle “focarine”. E nel tramonto dalle colline fin verso il mare, sarà possibile scorgere in lontananza la luce calda dei grandi fuochi, punti di raccolta per rivivere insieme i riti i millenari del nostro territorio.

Consultate il bel calendario e non perdetevi questo evento!

Un saluto da Valeria Cicala.

 

Il programma della manifestazione: http://www.emiliaromagnaturismo.it/it/riviera-adriatica/LOMAMERZPROGRAMMA.pdf

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