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23 Giugno 2015 | Eventi

I giardini del gusto e delle arti

A Modena un’estate per tutti i Gusti

A cura di Valeria Cicala

“I giardini del gusto e delle arti” si sono aperti a Modena il 9 maggio e accoglieranno e ospiteranno manifesta zio fino al 20 settembre. Cinque mesi in cui i Giardini Ducali saranno luogo di oltre 130 appuntamenti.

La variegata manifestazione, che coniuga eventi e spettacoli, è stata tenuta a battesimo da Massimo Bottura,  mentre la lezione magistrale è stata affidata al nobel per l’economia Amartya Sen, lo studioso indiano che sui temi fame nel mondo, e dunque della povertà, ha molto riflettuto; ed è questo un nodo imprescindibile quando si affronta nelle sue differenti valenze il discorso sul cibo, sulla non accessibilità ad una quantità sufficiente di questo che caratterizza  diverse regioni del mondo. 

Filo conduttore dei “Giardini del Gusto e delle Arti” – tra architetture naturali, riflessioni, strumenti e timbri musical, giochi e laboratori dove la sapienza delle mani ha un suo ruolo fondamentale per gratificare sia l’occhio, sia a gola, – è il circolo virtuoso tra il cibo e le differenti declinazioni artistiche, descritto nel Manifesto della cucina futurista: “Mangia con arte per agire con arte”, scriveva Filippo Tommaso Marinetti all’inizio del secolo scorso, e le esigenze del palato, come la raffinatezza dell’olfatto ben si coniugano con il gesto artistico, perché essi stessi sono espressione di creatività e di gusto.

Potrete seguire lezioni, spettacoli, concerti, film, incontri, show cooking, e nell’ultimo weekend, dal 18 al 20 settembre, il programma sarà in collaborazione con il festival filosofia Tanti protagonisti italiani e stranieri nei diversi settori della cultura.  

Alla Palazzina Vigarani si focalizza la storia dei prodotti tipici del territorio modenese. Se la bontà dei piatti tipici di Modena è nota in tutto il mondo, meno conosciuta è la loro storia, che li ha visti sulla tavola di sovrani, papi e artisti di ogni tempo e che oggi – rivisitata dal genio di un grande chef – si ripropone nelle creazioni di Massimo Bottura. 

Le prelibatezze della tavola modenese sono ingredienti di leggende e racconti che hanno tocchi fantastci e hanno ispirato poeti e illustratori, le cui opere sono ora esposte insieme per la prima volta nella mostra “Storie di gusto. Bacco, banchetti e Bottura”: un percorso tra preziosi libri antichi, affiancati a suggestive immagini tratte da manoscritti rari ed erbari. 

Si ammira, tra gli altri, il trattato originale dei “Banchetti, compositioni di vivande” scritto nel 1549 da uno dei primi “chef” della storia, Cristoforo da Messisbugo cuoco dei duchi Estensi, come pure costituisce una preziosa opera un volume stampato alla fine del’600 in inglese ed italiano e dedicato all’unica regina italiana in terra Inglese, Maria di Modena; questo contienee una magnifica incisione che raffigura la tavola allestita per un banchetto ufficiale. Sono presenti alcune edizioni in varie lingue de “La Secchia rapita” che fece conoscere per la prima volta alle corti europee prodotti come i tortellini o lo zampone, oltre a una serie di guide d’epoca per viandanti e avventori – fino alle citazioni futuriste di Marinetti sul “carburante nazionale” (il lambrusco) e alle creazioni tratte dal libro di Massimo Bottura “Vieni in Italia con me”.

Fino alla fine di luglio si potrà vedere “Se penso a Modena…”, la videoinstallazione, creata dal regista Dario Baldi, riassume il valore dei consorzi alimentari modenesi. Una videoinstallazione dedicata al territorio della città: ai suoi colori, i suoi sapori, i suoi luoghi, i suoi sensi e ai prodotti che la rendono famosa nel mondo.
Da non perdere l’appuntamento settimanale della “Mostra Mercato dei prodotti della terra” e i laboratori per i più piccoli di “Cuochi per un giorno”, organizzati dalla Bottega di Merlino.

Ci sarebbe ancora molto da raccontare andate su www.piaceremodena.it/Giardinidelgusto   Troviamoci in giardino!
Un saluto da Valeria Cicala 

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