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17 Novembre 2016 | Eventi

Scienza e arte per il 2065

Presentati i primi progetti della Fondazione Golinelli

A cura di Valeria Cicala

Care ascoltatrici e cari ascoltatori, sono stati presentati a Bologna negli scorsi giorni e costituiscono un evento di grande rilievo per la vita culturale del Paese, anche se hanno le loro solide radici a Bologna, i primi progetti del programma pluriennale Opus 2065 voluto dal fondatore dell’ Opificio Marino Golinelli, che segnerà lo sviluppo delle attività dei prossimi anni della Fondazione.

2065 un data che sembra lontana, ma è un auspicio e una meta che si comincia a costruire da oggi. Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Golinelli, guidato dal presidente Andrea Zanotti, ha messo a punto un progetto che si è avvalso della collaborazione di alcuni autorevoli protagonisti della ricerca e della cultura italiana, tra cui i rettori dell’Università di Bologna, Francesco Ubertini, e del Politecnico di Milano, Giovanni Azzone. Con questi due Atenei, in una partnership aperta in prospettiva anche ad altri apporti, si avvia a Opificio una nuova sperimentazione didattica.

Essa si articolerà nell’istituzione di una Scuola di Dottorato residenziale in Data Science (coinvolgendo anche il Cineca), di un’Alta Scuola per laureandi dei corsi di Laurea Magistrale, di un Training Lab per professori con la finalità di individuare nuovi approcci e metodi di formazione. Fondazione Golinelli offre in garanzia la propria esperienza di formazione e il network di istituti scolastici che collaborano ormai stabilmente con le  sue strutture.

Il progetto Opus 2065 non si ferma però solo alla formazione e alla ricerca. “Contempla – spiega Andrea Zanotti – anche la realizzazione di quel segmento, drammaticamente mancante nel nostro Paese, tra il completamento del processo formativo e l’impresa”. Per questa esigenza Fondazione Golinelli sta lavorando alla realizzazione di un acceleratore di impresa e alla programmazione di specifici fondi di investimento per aiutare a crescere iniziative nei campi della salute e del benessere.

“Chi voglia indagare con uno sguardo più acuto il futuro – aggiunge Zanotti – deve guardare alla capacità di anticipazione tipica del connubio arti e scienze. La creatività sarà la risorsa in grado di riscattare la tecnica, anticipando e provocando quelle rotture e discontinuità alle quali si affida il progresso umano”. A questo tema sarà data un’attenzione peculiare, con l’organizzazione di mostre e iniziative a supporto di tutte le azioni di Opus 2065 che troveranno un proprio luogo nel Centro Arti e Scienze Golinelli, che sorgerà sull’area antistante l’Opificio, secondo il progetto dell’architetto Mario Cucinella.

“L’avvio di Opus 2065 – sottolinea Marino Golinelli, fondatore e presidente onorario – nasce da due considerazioni: la Fondazione è oggi un soggetto di innovazione che va oltre l’azione di sussidiarietà orizzontale fin qui svolta; la Fondazione intende far fronte allo sviluppo di progettualità avanzate per costruire una scena di futuro per le nuove generazioni”.

Pubblico e privato per offrire un futuro ai giovani, una buona notizia!

Un saluto da Valeria Cicala.

 

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