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18 Luglio 2015 | Eventi

La scrittura della Libertà

Al Festival del teatro di resistenza una serata dedicata alla lettere di una giovane partigiana

A cura di Valeria Cicala

Nell’ambito del “Festival del teatro di resistenza”, al Museo Cervi di Gattatico, nella sezione “Festivaleventi”, martedì 21 luglio alle 19, si tiene la performance teatrale dedicata a “L’arvisèria. Atlante delle lettere dal carcere di Serena Pergetti” edito da Edizioni ABao AQu nell’aprile di quest’anno.

Il libro di Pierluigi Tedeschi è un emozionante e raffinato piccolo volume. Egli ha raccolto le lettere scritte dalla protagonista. Queste divengono narrazione corale di un momento storico, di un paesaggio umano e politico. Dalle pagine sprigiona un senso forte, appassionato di responsabilità, di quieta consapevolezza di valori quali la libertà, il rispetto della dignità. “Arvisèria” in dialetto significa “somiglianza”, “fisionomia”, tratti somatici di una persona che ne ricordano un’altra: la radice è latina riconduce al verbo che vuol dire vedere. E in queste pagine si vedono e si rivedono luoghi e situazioni. Ci sono somiglianze, ma anche distanze. Il libro è un atlante termine nome che ricorda un personaggio mitico, ma costituisce una summa di luoghi geografici e interiori.

Il volume si deve alla sensibilità di un artista Pierluigi Tedeschi, alle fine attenzione di un editore, Emanuele Ferrari, con i bei contributi della fotografa Erica Spadaccini e della studiosa di storia Laura Artioli.

Serena Pergetti aveva ventuno anni quando fu prelevata dalla sua casa e portata al carcere dei Servi di Reggio Emilia. La sua prima lettera ai famigliari è datata 15 marzo 1944. Serena condivide una stanza nuda con altre donne. E scrive. Fu poi trasferita al carcere di San Tomaso. E scrive. Ci ha lasciato uno spaccato di storia in forma di lettere, fino al giugno di quell’anno, quando esce di prigione ed entra nella Resistenza.

Pierluigi Tedeschi, performer, artista poliedrico, cantore civile dell’umano stare al mondo, abitandone anche i vuoti, di queste lettere ha fatto veramente qualcosa di nuovo e ci consegna un libro di poesia e di lettere scritte a mano. “Un libro di libertà dalla prigionia e un Atlante delle emozioni. Dentro vi abitano parole che si muovono sulla carta e servono all’umanità. Non al potere.”

Ascoltate la lettura che ne ha fatto Alessia Del Bianco per noi nella rubrica racconti d’autore, non perdetevi lo spettacolo e leggete il libro! Un saluto da Valeria Cicala

Le ragazze di San Tomaso – prima puntata
Le ragazze di San Tomaso – seconda puntata

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