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17 Settembre 2015 | Archivio / Mani di questa terra

La rete dei frutteti della biodiversità in Emilia-Romagna

Speciale Expo 2015

A cura di Cinzia Leoni

Oggi torniamo all’esposizione universale di Milano e alle varie iniziative che si svolgono di presentazione del nostro territorio con le sue peculiarità, produzioni e diversità. Ed è in particolare della biodiversità, così ricca nella nostra regione, che parleremo oggi in occasione della presentazione dei 7 giardini della biodiversità all’Expo di Milano. E’ una rete che va aldilà dei confini regionali ma che qui si concretizza in sette frutteti, presenti in zone completamente diverse tra loro, in cui vivono specie rare che sono sopravvissute allo scorrere del tempo. Si tratta di veri e propri musei a cielo aperto , ognuno con una storia da raccontare.

Ne parliamo con Sergio Guidi che ideato e sta curando il progetto.

Intervista a Sergio Guidi

Come ricordava prima Sergio Guidi la Regione Emilia- Romagna dal 2008 si è dotata del Repertorio regionale delle risorse genetiche agrarie, quale strumento per tutelare la biodiversità agraria e in cui vengono iscritte e catalogate le risorse genetiche tutelate. Qui vengono raccolte le segnalazioni non solo di enti e istituzioni scientifiche ma anche di singoli cittadini che possono scoprire nei loro giardini o fondi la presenza di specie rare e ormai estinte. Le risorse incluse nel repertorio sono descritte attraverso schede tecniche razze animali e schede tecniche specie vegetali che contengono, oltre agli areali di diffusione, dati storici, bibliografici e descrizioni morfologiche. Nel repertorio sono state iscritte finora 40 varietà di vite, 57 di frutticole, 10 di olivo, 18 di erbacee (cereali ed orticole) e 24 razze animali (bovini, equini, avicoli, ovini e suini).

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