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18 Settembre 2015 | Mostre

La Biennale del Muro dipinto festeggia i suoi primi 50 anni

A Dozza e a Toscanella sei artisti protagonisti dell’edizione numero XXV

A cura di Carlo Tovoli

Festa grande per l’edizione 2015 della Biennale del Muro Dipinto che celebra i cinquant’anni di storia con un’edizione fortemente rinnovata, pur nel rispetto della tradizione. Fino al 20 settembre si possono vedere all’opera i veri protagonisti dell’evento. Si tratta di artisti di comprovata fama italiana e internazionale che si cimentano nel dipingere i muri di Dozza sotto gli occhi degli spettatori, in un’atmosfera indimenticabile e capace di portare l’arte, il disegno e la pittura fin sulle case delle persone. Si va da un artista bolognese e molto legato a Dozza, nonché maestro nell’uso del vetro come Umberto Zanetti, alla pittrice Maria Agata Amato dell’Accademia Belle Arti di Bologna, a Omar Galliani dell’Accademia Belle Arti di Brera, passando per gli illustratori Paolo Barbieri e Maria Di Stefano fino al vignettista e disegnatore Fabrizio “Bicio” Fabbri.

Con il passare del tempo la Biennale del Muro Dipinto, nata negli anni Sessanta, ha regalato a Dozza una galleria a cielo aperto, sempre disponibile alla visita, senza orari di apertura o biglietti d’ingresso, con dipinti strettamente e intimamente legati al luogo per il quale furono pensati. Dozza è diventata un’antologia pittorica, una vera galleria d’arte moderna di singolare interesse. E’ stata una delle prime rassegne italiane ad abolire premi e graduatorie per puntare al primato dell’artista. Dal 1960 ad oggi sono stati circa 200 gli artisti che hanno partecipato alla Biennale sperimentando la loro arte sui muri esterni delle case del borgo tra cui Sebastian Matta, Bruno Saetti, Giuseppe Ziganina, Emilio Contini, Concetto Pozzati, Remo Brindisi, Aldo Bergonzoni, Cesare Sughi, Norma Mascellari, e, tra i più recenti, Gino Pellegrini e Marcello Jori.

Le opere che gli artisti hanno dipinto a Dozza sono quindi sempre visibili lungo le vie del paese, e nella Rocca Sforzesca, dove sono raccolte le opere “strappate” dai muri per esigenze conservative e gli oltre duecento bozzetti legati alle opere murali, parte integrante del Centro Studi e Documentazione del Muro Dipinto.

La Biennale, negli ultimi anni, ha rinnovato la sua formula, aprendosi alle modalità espressive degli artisti di oggi. Dal 2007 il Muro Dipinto ha due poli distinti di espressione a di attenzione, il borgo antico di Dozza e il paese contemporaneo di Toscanella. Se nel borgo antico viene come sempre dato spazio agli interventi pittorici sui muri, a Toscanella si dà spazio agli stili del writing e della wall painting con la presenza di affermati writer e street artist, come Ericailcane, Eron, Dado, Cuoghi Corsello, Rusty, Joys. Tutte le informazioni sul sito www.fondazionedozza.it.
Un saluto da Carlo Tovoli

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