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1 Giugno 2012 | Mostre

Fin dove può arrivare l’infinito?

Una mostra ricorda Luigi Ghirri il fotografo reggiano che ha reinventato il paesaggio

A cura di Marina Leonardi

29 maggio 2012

Cari ascoltatori, Fin dove può arrivare l’infinito? è la mostra-tributo allestita presso L’Ospitale di Rubiera (Re) che vuole rendere omaggio a Luigi e Paola Ghirri, uno dei più importanti fotografi contemporanei e una donna che ne ha valorizzato e diffuso il lavoro.

La mostra, organizzata in collaborazione con l’Archivio Ghirri di Reggio Emilia e il Comune di Rubiera, col sostegno della Regione Emilia-Romagna (Agenzia informazione e comunicazione della Giunta) e Provincia di Reggio, e il relativo catalogo, ricordano Luigi e Paola Ghirri – attraverso le immagini di numerosi fotografi ed altrettanti brevi testi di scrittori, musicisti, intellettuali, amici che commentano o accompagnano una foto di Luigi Ghirri da loro scelta.

Nell’autunno dello scorso anno alcuni amici di Luigi e Paola Ghirri, fra i quali Daniele De Lonti, Vittore Fossati, Gianni Leone, Beppe Sebaste e Roberta Valtorta, si riunirono attorno a Paola, gravemente malata, per manifestarle vicinanza ed affetto e in quella occasione le proposero di immaginare un’iniziativa per ricordare Luigi nel ventennale della sua scomparsa, avvenuta il 14 febbraio del 1992. Si pensò ad un’iniziativa semplice, da ospitare nella casa di Roncocesi, una volta terminato il restauro dopo l’incendio che l’aveva resa inagibile e dove lei sperava di tornare presto. Con l’improvvisa scomparsa di Paola, avvenuta l’8 novembre 2011, un mese dopo quell’incontro, il progetto iniziale cambiò diventando un omaggio anche alla sua memoria, oltre che a quella di Luigi.

Questo tributo riunisce fotografie e parole di autori noti, di giovani e qualche volta solo di amici, uniti a Luigi e Paola Ghirri da un rapporto personale, oppure mediato dalle rispettive opere. Il progetto si è dunque definito in questi pochi mesi con la partecipazione di tutti coloro che hanno preso parte alla sua realizzazione, con una condivisione delle scelte fatte riguardo ai partecipanti e alla struttura della pubblicazione, con il coordinamento di Daniele De Lonti. La mostra ed il catalogo raccolgono quindi immagini di numerosi fotografi ed altrettanti brevi testi di scrittori, musicisti, intellettuali, amici che commentano o accompagnano una foto di Luigi Ghirri da loro scelta.

Il progetto prende il titolo dal testo che Giorgio Messori scrisse nel 1992 per il catalogo “Luigi Ghirri. Vista con camera”, testo che viene riproposto in apertura della pubblicazione, la quale si chiude con un breve saggio di Carlo Arturo Quintavalle, scritto appositamente per questa occasione.
La mostra è coordinata da Daniele De Lonti, resterà aperta fino al 24 giugno e gli orari di apertura sono: il sabato e la domenica (10-13/16-19). Gli altri giorni si può visitare l’esposizione su appuntamento mentre l’ingresso è libero.

Per informazioni: linconfine@comune.rubiera.re.it.

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