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11 Novembre 2016 | Mostre

Il mio nome è Corto, Corto Maltese

A Bologna 400 opere per viaggiare nel mito

A cura di Carlo Tovoli

“Sono la montagna, sono l’oceano… sono ciò che disegno”: cari ascoltatori, questa frase pronunciata da Hugo Pratt in un intervista televisiva potrebbe essere il preambolo ideale alla mostra in corso fino al 19 marzo 2017 al Museo della Storia di Bologna. Finzione letteraria e biografia di Pratt ci accompagnano nel percorso espositivo con oltre 400 opere tra disegni, acquerelli, chine, riviste e rarità. Corto Maltese compie  cinquant’anni. Appare per la prima volta nel 1967 in “Una ballata del mare salato” e in mostra possiamo ammirare tutte e 164 le tavole originali. E’ fortunato Corto. Nato a Malta il 10 luglio del 1887, così dicono, è figlio di una gitana di Siviglia e di un padre della Cornovaglia, luogo pieno di fate e di maghi. Non invecchierà mai. Pratt gli farà bere l’elisir di lunga vita di Paracelso ne “Le Elvetiche”. E questo lo differenzia da noi umani. Per il resto le sue storie sono il riflesso dei ricordi e delle avventure di Pratt medesimo, delle sue letture, a partire da uno dei libri del cuore, regalo del padre, L’Isola del Tesoro, che lo stimolerà presto a partire, per cercare la sua isola. Del rapporto Corto Maltese/Hugo Pratt ( veneziano doc ma nato per caso a Rimini dove la madre era in vacanza nel giugno 1927) ne parliamo con Patrizia Zanotti, curatrice della mostra

Intervista a Patrizia Zanotti

Una  mostra imperdibile, non solo per i fan di Corto Maltese, ma per tutti gli amanti dell’avventura, del sogno e dei tanti personaggi creati da Pratt, soprattutto le donne, dalla zingara Esmeralda Flores, vecchia amica di Corto che lavora in una casa di piacere, a Satanhia, forte più di un uomo.

Tutte le informazioni sono sul sito www.mostrapratt.it

Un saluto da Carlo Tovoli!

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