Salta al contenuto principale
5 Novembre 2010 | Mostre

A Parma Naufragio con spettatore

Una mostra dedicata a Claudio Parmiggiani un grande artista che non ama i riflettori

A cura di Marina Leonardi

5 novembre 2010

Cari ascoltatori, vi portiamo oggi a Parma per visitare insieme la mostra Naufragio con spettatore, una mostra che salutiamo molto felicemente perché riporta sulla scena un bravissimo artista emiliano, Claudio Parmiggiani, tra i maggiori protagonisti del panorama artistico internazionale che da tanti anni si sottrae ai riflettori della mondanità.  

Claudio Parmiggiani è un artista raro, il suo volontario “esilio”, il suo ostinato silenzio da oltre quarant’anni, valgono, nel mondo artistico di oggi, come una presa di posizione di una radicalità pressoché unica. Volutamente lontano dall’“attualità” dell’arte contemporanea, lontano da gruppi e movimenti, Parmiggiani ha saputo sviluppare un linguaggio allo stesso tempo profondamente personale e universale. 

I suoi materiali sono polvere e cenere, fuoco e aria, ombra e colore, luce e pietra, vetro e acciaio, sangue e marmo. Assemblando frammenti del mondo, campane, farfalle, libri, barche, stelle, statue, fa nascere immagini insolite di estrema e tragica bellezza.  

Ringraziamo quindi l’assessorato alla Cultura del Comune di Parma che dopo le grandi mostre dedicate a maestri antichi come Parmigianino (2003) e Correggio (2008) guarda oggi alla contemporaneità e ha scelto di invitare Claudio Parmiggiani a esporre nelle sale del Palazzo del Governatore e nella Chiesa di San Marcellino.

Per il pubblico, le occasioni di incontrare il lavoro dell’artista reggiano non sono frequenti. E chi avesse questa fortuna non vedrebbe comunque che un numero limitatissimo delle sue opere, a volte una soltanto.

A Parma Parmiggiani presenta venti opere e tra  queste segnaliamo, per la sua eccezionalità, quella che dà il titolo alla mostra, Naufragio con spettatore. Una grande barca a vela, di oltre 14 metri di lunghezza, con un albero di oltre 10 metri di altezza, realizzata da un maestro d’ascia all’inizio del ‘900, adagiata su un “mare” di oltre 100 mila volumi: il tutto racchiuso nell’ex Chiesa di San Marcellino, una costruzione del 1540, abbandonata dal 1928, e oggi riaperta al pubblico proprio in occasione della mostra di Claudio Parmiggiani. Qui, l’emozione, la luce, il sentimento del tragico sono i protagonisti di una realizzazione davvero teatrale. Pensate  che per  la realizzazione dell’opera hanno collaborato, donando gli oltre 100 mila volumi, alcune delle più importanti case editrici italiane.

Claudio Parmiggiani, nato a Luzzara, si forma all’Istituto di Belle Arti di Modena (1958-1960). Giovanissimo frequenta Giorgio Morandi, il cui influsso sarà più etico che stilistico. La sua prima mostra si tiene nel 1965 alla libreria Feltrinelli di Bologna, dove espone calchi in gesso dipinti che l’artista definisce ‘pitture scolpite’. È il tempo del Gruppo ’63 e dei poeti riuniti attorno a “il verri” di Luciano Anceschi ai quali Parmiggiani sarà molto vicino, contribuendo a dar vita a quel clima, proprio del periodo, di intensa collaborazione tra arti visive e poesia. Ma il rapporto fondamentale è con Emilio Villa, con il quale stabilirà un profondo e lunghissimo sodalizio. La sua lunga storia espositiva è in piena di mostre importantissime nei più grandi istituti culturali del mondo, dalla Biennale di Venezia al Centre Georges Pompidou di Parigi, dal Museum Moderner Kunst di Vienna, dalla Neue Nationalgalerie di Berlino alla Albert Totah Gallery di New York. Tra i più spettacolari e spirituali dei suoi interventi, Il faro d’Islanda, (2000), opera permanente solitaria e luminosa nel territorio più desertico dell’Islanda, innalzato in mezzo ai ghiacci.

La mostra  di Parmiggiani – spiega il Sindaco Pietro Vignali – costituisce una tappa fondamentale in quel percorso dedicato all’arte contemporanea iniziato l’anno scorso con l’apertura di Palazzo del Governatore. Questa non sarà una semplice esposizione: Parmiggiani ha infatti aperto qui un grande laboratorio  creativo, realizzando importanti opere a Parma e per Parma, dopo un lavoro lungo e fecondo, durato diversi mesi, utile a stimolare anche i nostri giovani artisti. Come abbiamo più volte sottolineato, il nostro obiettivo non è solo quello di valorizzare, come pure è doveroso, l’importante tradizione che abbiamo ereditato: vogliamo soprattutto scommettere nella cultura come elemento decisivo per lo sviluppo e per la crescita complessiva della nostra comunità, per la circolazione di idee, per la promozione dei giovani talenti e delle loro potenzialità.  Così, infatti, costruiremo una città sempre più aperta alle sfide del futuro, sempre più impegnata nell’innovazione, sempre più saldamente inserita nei maggiori circuiti culturali internazionali”.

La mostra, curata da Sylvain Amic, ricordiamo è in corso a Parma, nelle sale del Palazzo del Governatore e nella Chiesa di San Marcellino e resterà aperta fino al 16 gennaio 2011.

Il catalogo, pubblicato da Silvana Editoriale, arricchito dei contributi di Pietro Citati, Éric de Chassey e Andrea Cortellessa, permette di comprendere nella sua totalità questa opera dispersa

Info:

www.palazzodelgovernatore.it

Tel: 0521-031798 – 0521-218915 –  IAT: 0521-218889
Da mercoledì a domenica
Chiusura: lunedì e martedì non festivi, 25 dicembre e 1 gennaio
ORARI
10-19 (ultimo ingresso ore 18)

BIGLIETTI
Biglietteria e Bookshop presso Palazzo del Governatore
Intero € 5
Ridotto € 3
Ridotto scuole € 2

L’ingresso è gratuito fino ai 14 anni, disabili e un accompagnatore, due insegnanti per classe. Il biglietto ridotto è previsto per gli under 18, over 65, studenti universitari e convenzioni.

Brano corrente

Brano corrente

Playlist

Programmi