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21 Luglio 2015 | Mostre

A Reggio Emilia l’ “Effetto Terra” di Olivo Barbieri e dei fotografi di “No man nature”

Torniamo a “Fotografia Europea” per dare voce a due protagonisti: un fotografo, Olivo Barbieri, e un curatore, Walter Guadagnini

A cura di Carlo Tovoli

Cari ascoltatori,
a maggio vi abbiamo raccontato di “Fotografia Europea”, la manifestazione internazionale giunta alla decima edizione e dedicata quest’anno a un’articolata e coinvolgente riflessione sul rapporto tra uomo e natura. Ci torniamo come promesso per soffermarci su un autore, Olivo Barbieri, e su una mostra collettiva che raccoglie le opere di quattordici artisti e straordinaria fin dalla location, gli storici ed eleganti spazi di Palazzo da Mosto, concessi per la prima volta dalla Fondazione Manodori.
Partiamo dai Chiostri di San Pietro e dalle 199 fotografie a colori di Olivo Barbieri, raccolte in un arco di trent’anni, che compongono il mosaico di Ersatz Lights. Con questo termine si intende tutto ciò che l’uomo ha inventato per sostituire l’illuminazione naturale, quei  surrogati artificiali della luce solare che diventano elemento chiave delle immagini, permettendoci di scoprire aspetti inediti del reale. La mostra spazia tra megalopoli d’Oriente, periferie europee, paesaggi urbani e rurali italiani, mettendo in risalto il linguaggio di un autore che è sempre riuscito a personalizzare i suoi scatti attraverso il lavoro sulla messa a fuoco, sul bilanciamento cromatico, su tecniche inedite e innovative.
Ce ne parla l’autore che abbiamo incontrato in mostra

Intervista a Olivo Barbieri

Dopo le luci artificiali di Barbieri, visitiamo la collettiva “No man nature” che ci conduce verso nuove considerazioni sulla dialettica uomo-natura: esiste infatti sia una natura che precede l’uomo – magari potente e sublime, ma anche vergine e calma – sia un uomo senza natura, grazie all’utilizzo di tecnologie tanto avanzate da essere estranee alle immagini della natura. Le immagini in questa collettiva di 14 fotografi internazionali, spesso dominate dall’euforia della tecnica, propongono due ipotetici scenari, entrambi apocalittici: come si configura la natura senza l’uomo? E come sarebbe un mondo in cui l’uomo rinuncia alla natura? Ne parliamo con Walter Guadagnini che ha curato la mostra insieme a Elio Grazioli.

Intervista a Walter Guadagnini

Le due mostre, insieme alle tante altre di Fotografia Europea 2015, sono aperte fino al 26 luglio. Tutte le informazioni sul sito http://www.fotografiaeuropea.it

Un saluto da Carlo Tovoli

Brano corrente

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