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7 Settembre 2012 | Mostre

Sutherland. Il pittore che smascherò la natura

Alla Fondazione Magnani Rocca le opere surreali e inquietanti del maestro dell’arte inglese

A cura di Marina Leonardi

7 settembre 2012

Cari ascoltatori, da molti anni mancava in Italia una grande mostra dedicata a Graham Sutherland. Considerato, alla pari dell’amico-rivale Francis Bacon, uno dei capiscuola della pittura britannica contemporanea. Graham Sutherland viene riportato all’attenzione del pubblico,  attraverso un’attenta selezione di opere allestite da domani 8 settembre e fino al 9 dicembre alla Fondazione Magnani Rocca di Mamiano di Traversetolo e provenienti da collezioni riservate e in parte mai esposte, che documentano il suo percorso d’artista.

Graham Sutherland (Londra, 24 agosto 1903 – Mentone, 17 febbraio 1980) iniziò come incisore risentendo dell’influsso di Blake e insegnò incisione alla Scuola d’Arte di Chelsea. Illustrò libri, disegnò costumi e scenografie per il teatro, poi dal 1936, si dedicò alla pittura dando del surrealismo una versione originalissima e tipicamente inglese. 

Nel primo periodo lavorò su un’idea di paesaggio trasformando le forme vegetali e minerali in specie di totem che emergono minacciosi dal fondo unito in un clima denso di suggestioni psicoanalitiche. Durante la guerra fu incaricato, assieme ad altri artisti, tra cui Moore e Nash, di illustrare episodi della vita londinese nel periodo bellico. Egli ne diede una interpretazione personalissima, dipingendo allucinanti visioni di Londra e del Galles devastati dai bombardamenti.

È il periodo in cui l’artista intensifica l’interesse sullo studio della figura umana, attraverso cui perverrà poi alla dolorosa Crocifissione per la Chiesa di St. Matthew di Northampton e ai numerosi bozzetti eseguiti dal 1952 al 1961 per l’arazzo del Cristo in gloria nella Cattedrale di Coventry.

Negli anni seguenti tornò, con Forme in piedi e Teste, alle indagini dell’inconsciosi aggiungono altri temi costanti come il dolore (motivo ricorrente delle spine), le allusioni al fascino dell’inatteso e un senso di persistente angoscia esistenziale permeata di ossessioni ancestrali (altro motivo ricorrente di insetti e mostri). Curiose creature nate da strane metamorfosi compongono i suoi Bestiari, realizzati nel 1968 e nel 1979, preceduti da alcuni esempi già negli anni Quaranta; inventa immagini prepotenti e misteriose, provenienti da una realtà fantastica.

Anche nei suoi ritratti, i volti sono indagati come se si trattasse di brani di natura, un corrugamento della fronte è sufficiente a rivelare i turbamenti di un’esistenza; sono ritratti di amici, celebrità e potenti, come lo scrittore Somerset Maugham, lo statista Winston Churchill e molti aristocratici, per cogliere nelle fattezze umane i segni organici dell’esercizio di una strenua volontà di successo e potere, spesso con pennello inesorabile.

Presente come espositore alla Biennale di Venezia del 1952 e alla Biennale di San Paolo nel 1955, una grande mostra antologica della sua opera venne allestita in Italia nel 1965 alla Galleria d’Arte moderna di Torino

 

SUTHERLAND

Il pittore che smascherò la natura
8 settembre — 9 dicembre 2012
Fondazione Magnani Rocca, Via Fondazione Magnani Rocca 4
43029 Mamiano di Traversetolo, Parma
Tel. 0521 848327 / 848148
Orari apertura:
dal martedì al venerdì continuato 10-18 (la biglietteria chiude alle 17). 
Sabato, domenica e festivi continuato 10-19 (la biglietteria chiude alle 18). Lunedì chiuso. La mostra resterà aperta fino al 9 dicembre 2012.

Biglietti:
Intero € 9,00 (comprensivo delle Raccolte permanenti). Ridotto € 5,00 per studenti in visita d’istruzione.

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