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16 Settembre 2013 | Mostre

Walter Chappell. Eternal Impermanence

A Modena una retrospettiva dedicata al fotografo americano che inseguiva la bellezza

A cura di Linda Vukaj

16 settembre 2013

L’oggetto principale dei suoi interessi, nella vita come nell’arte, è stato il rapporto fra realtà e creazione, insieme al desiderio di esprimere l’essenza di questi fondamenti filosofici attraverso il mezzo fotografico. Walter Chappell. Eternal Impermanence è la più ampia ricognizione sinora mai realizzata dell’opera del fotografo americano, con oltre 150 fotografie vintage, realizzate tra gli anni Cinquanta e i primi anni Ottanta, e la maquette originale di World of Flesh, libro rifiutato da vari editori americani – e dunque mai pubblicato – perché ritenuto all’epoca troppo esplicito nella sua celebrazione della vita e della natura. Una retrospettiva prodotta da Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e da Fondazione Fotografia Modena a cura di Filippo Maggia, Direttore di Fondazione Fotografia Modena e visitabile fino il 2 febbraio 2014.

L’opera di Walter Chappell è rimasta nascosta a lungo a causa delle sue scelte artistiche e di vita decisamente controcorrente. Chappell ha sempre rifiutato il concetto di arte come business, tenendosi lontano da gallerie e circuiti commerciali.

Mosso da una vivace curiosità e da una spinta rivolta all’avanguardia, Chappell indaga con la fotografia i rapporti fra gli esseri viventi e la relazione di questi con la natura, all’insegna della celebrazione dell’amore come energia che regola il cosmo e della vita come flusso ciclico. Un’artista che trovava lo straordinario nell’ordinario, come lo ha definito Filippo Maggia e che c’è lo racconta in questa intervista:

Intervista a Filippo Maggia

Nel 2011, Aryan e Robin Chappell, due dei sei figli dell’artista, hanno fondato l’Estate of Walter Chappell una fondazione dedicata alla conservazione e alla valorizzazione dell’opera dell’artista.

Abbiamo chiesto ai due fratelli, ospiti della Fondazione Fotografia Modena in occasione della retrospettiva dedicata al padre, di raccontarci che cosa rappresenta questa mostra per loro e di parlarci del rapporto con Chappell, padre e artista:

Intervista a Aryan e Robin Chappell

Sempre negli spazi espositivi della Fondazione Fotografia, in concomitanza con la mostra di Chappell, “Modena e i suoi fotografi 1870 – 1945”, curata da Chiara Dall’Olio, racconta gli artisti che hanno fatto di Modena la città della fotografia, attraverso un percorso di oltre settanta immagini provenienti da importanti collezioni storiche cittadine.

Protagonisti invece della mostra Principianti. Di cosa parliamo quando parliamo d’amore? sono i lavori video-fotografici di nove studenti del master sull’immagine contemporanea di Fondazione Fotografia Modena.

La retrospettiva dedicata a Chappell e la mostra Modena e i suoi fotografi 1870-1945 rimarranno allestite al Sant’Agostino fino al 2 febbraio 2014. Entrambe sono accompagnate da un catalogo edito da Skira. La rassegna Principianti chiuderà invece il 13 ottobre 2013.

Per maggiori informazioni: www.fondazionefotografia.it

13 settembre – 2 febbraio 2014

Ex Ospedale Sant’Agostino
Largo Porta Sant’Agostino, 228
41121 Modena, Italia

orari di apertura
mercoledì 15-19
giovedì 15-22
venerdì 15-19
sabato, domenica e festivi 11-19

biglietto d’ingresso: € 5,00 (valido per tutte le mostre in corso)
ingresso gratuito tutti i mercoledì

a cura di
Filippo Maggia

con il contributo di
Unicredit

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