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25 Gennaio 2014 | IBC news

Questa è la mia terra

Massa Lombarda ricorda Giulio Ruffini

A cura di Valeria Cicala

25 gennaio 2014

Con una mostra dal titolo “La mia terra. Segni e colori della memoria” negli spazi dell’ex Chiesa del Carmine, Massa Lombarda ricorda, dal 24 gennaio al 16 febbraio 2014, Giulio Ruffini nato nel 1921, scomparso nel 2011.
L’esposizione, ideata da Orlando Piraccini e curata assieme a Paolo Trioschi, ripercorre un tema particolarmente caro all’autore, che affonda nei mutamenti e nello spaesamento che un profondo cambiamento socio economico ha portato in Romagna alla perdita del paesaggio agrario e della civiltà rurale.

Sono esposti dipinti e disegni dagli anni ’60 fino al primo scorcio del Duemila, tra i quali anche il celebre dipinto intitolato La scomparsa della Romagna risalente al 1983: vero e proprio grido di dolore dell’artista, di fronte ad un paesaggio naturale trasformato in immensa discarica, invasa da macerie e rovine, frammenti e resti “simboli” dell’estinto mondo contadino. E’ l’artista che attraversa il suo tempo, il Ruffini che presenta questo percorso. Scosso dalle forme magniloquenti e tragiche della società industrializzata e dal disfacimento doloroso della civiltà rurale.

L’iniziativa è promossa dal Comune di Massa Lombarda nell’ambito della tradizionale festa paesana dedicata a San Paolo, con la collaborazione tecnico-scientifica dell’Istituto regionale per i beni culturali.
Nato a Villanova di Bagnacavallo, Giulio Ruffini è stato tra gli artisti romagnoli più noti in ambito nazionale. Attratto dalla poetica informale, si colloca sulla linea dell’espressionismo europeo, affrontando tematiche sociali, ma traendo anche ispirazione dalla dimensione ambientale e domestica del proprio vivere. Nel 1997, la città di Ravenna gli ha dedicato  una grande mostra antologica nelle sale della Loggetta Lombardesca.

Per saperne di più www.ibc.regione.emilia-romagna.it

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