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30 Luglio 2016 | IBC news

Riscoprire una strada

A Bagno di Romagna le vedute pittoriche di Fulvio Gradassi

A cura di Valeria Cicala

Care ascoltatrici e cari ascoltatori, sulla via della vacanza, vi proponiamo se siete in direzione della Romagna e non avete in programma di proiettarvi solo verso la costa, di fare sosta a Bagno di Romagna, Al Palazzo del Capitano e di ritrovare nei dipinti di Fulvio Gradassi, che vi sono esposti, fino al 28 agosto, i luoghi attraversati dalla vecchia Statale, da Sorbano a Bagno.

Vi troverete di fronte ad un vero e proprio “itinerario” turistico culturale. Il paesaggio dell’alta valle del Savio, con punti di vista dalla vecchia strada statale nel tratto che dal sarsinate arriva fino alle pendici dei Mandrioli, con le arcate dei suoi ponti in pietra, i filari dei pini marittimi, le caratteristiche case cantoniere, palazzotti padronali e “botteghini” e vecchie osterie.

Iniziato alla fine degli anni ’70, il ciclo pittorico si è arricchito specialmente nell’ultimo periodo con vedute che risultano perfino “contaminate” dalla presenza della nuova arteria superstradale E/45 nel fondovalle del fiume Savio. Siamo in contesto ricco di reminiscenze storico archeologiche, in un’area che fa da cerniera tra l’Italia adriatica e quella affacciata sul mar Tirreno. Un contesto che potrà regalarvi molte belle sorprese, tra musei, terme, fruscii d’acqua e una morbida dimensione di verde.

Scrive Orlando Piraccini, ideatore e curatore della mostra «Fulvio Gradassi opera per noi una ricomposizione della percezione visiva, là dove capita ormai solitamente che il paesaggio risulti a forza segmentato fino all’incapacità assoluta di coglierne identità e carattere. Con la sua pittura ci aiuta a “saper vedere” una vecchia strada come vera e propria “emergenza-monumento” non distaccata da tutto quello che la circonda. Così, lungo la statale, ogni dettaglio sta a segnalare come la realtà presente sia sempre ancorata al tempo che, anche se di poco, l’ha preceduta, ma risultano pure in evidenza i sintomi di una modernità che comunque incombe».
 

L’esposizione, realizzata con il patrocinio dell’Istituto per i beni artistici culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna, è accompagnata da un catalogo con testi di Stefano Gradassi, Giuliano Marcuccini e Orlando Piraccini. Il coordinamento generale è di Sereno Rossi.

Per saperne di più: www.ibc.regione.emilia-romagna.it

Buone vacanze da Valeria Cicala

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